CATANZARO – E’ stato sciolto per decisione del Vaticano il Movimento apostolico sorto più di 40 anni fa a Catanzaro e che, nel corso del tempo, si è ramificato nel mondo. Il decreto, accettato dal Santo Padre e firmato dai cardinali Luis Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Beniamino Stella prefetto della Congregazione per il Clero e Kevin J Farrel, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, è stato letto in assemblea pubblica alla presenza dell’arcivescovo metropolita di Catanzaro mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Conferenza episcopale Calabra.
Molteplici le motivazioni che hanno portato alla soppressione del Movimento Apostolico di Catanzaro e che sono state riportate nel decreto delle due Congregazioni e del Dicastero. Il decreto ha sostanzialmente recepito le risultanze di una visita ispettiva inviata dalla Santa Sede nell’ottobre 2020 nella diocesi di Catanzaro-Squillace: tra le motivazioni, il fatto che “non ci sono elementi tali da attribuire origine sovrannaturale ai presunti fenomeni da cui è scaturito il Movimento“, “gravi e profonde divisioni createsi in seno alla chiesa diocesana, a causa delle attività del Movimento Apostolico”, la “non originalità del carisma della fondazione e della superficialità dottrinale che caratterizza i testi, la formazione e la predicazione del Movimento”, le “carenze istituzionali del Movimento, soprattutto nel suo governo a conduzione di fatto più familiare e statutaria con indebite ingerenze”. Il decreto, inoltre, dispone che i beni del Movimento Apostolico di Catanzaro siano devoluti a scopi benefici. Al termine dell’assemblea, monsignor Bertolone, dopo aver assicurato che “il bene fatto in questi anni dal Movimento comunque non andrà perduto”, ha invitato tutti i fedeli ad “accettare nello spirito di fede e obbedienza ecclesiale” la decisione della soppressione del Movimento Apostolico di Catanzaro “amando la Chiesa anche in questo momento e – ha concluso l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace – accettando questo decreto come un atto del Santo Padre per il bene della nostra diocesi e della Chiesa”.
Nella relazione firmata dai cardinali e ratificata sullo scioglimento del Movimento apostolico si parla di «gravi e profonde divisioni». Sospese tutte le attività dell’associazione che storicamente si tenevano principalmente nelle parrocchie di Siano e Santo Ianni con approfondimenti teorici, formazione, catachesi ma ispirate alla fondatrice Maria Marino. Il decreto della Congregazione per la dottrina della fede manda in soffitta in un sol colpo quarant’anni di “credenze” e di “rivelazioni”.