L’intervista: Mario Logullo conferimento commissione cultura per il Giornalismo e Autori calabresi

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20150608_185740«Voglio ringraziare pubblicamente il presidente della Confecommercio, Klaus Algieri e il direttore Maria Cocciolo per la loro disponibilità a organizzare l’evento che si terrà nei primi giorni del mese di Luglio proprio nella sede della Confcommercio di Corigliano. Per la verità, tenevo molto a questa collaborazione per tantissimi motivi, in primis, la grande amicizia che mi lega al Presidente Algieri ma anche al gruppo che rappresenta. Sono stati per tanti anni tra i miei migliori clienti in tv ma anche al giornale e li ringrazio ancora per tutta la fiducia. C’è stata poi una bella parentesi di lavoro anche con la Confcommercio, diverse le iniziative e un grande successo con la trasmissione Confcommercio Informa». Queste sono le parole scritte in fecebook da un giornalista della prima guardia che ha reso grande la Tv Calabrese, Mario Logullo, la presentazione cui si riferisce è del testo “Informazione e comunicazione commerciale in Calabria”, la sua opera che ha spaziato con tanti nomi la tv calabrese di qualche anno fa, ha ricevuto il riconoscimento della Commissione cultura della città di Cosenza, nei giorni scorsi, per il suo impegno e l’amore per il territorio attraverso non solo l’informazione ma, anche, per il potenziamento commerciale della stessa, tutto questo oggi sembra essersi disciolto per la crisi certo, ma forse per condizioni ambientali e qualche scelta sbagliata? Lo abbiamo raggiunto per farci raccontare il perché della quasi scomparsa di questa grande realtà e per ripercorrere assieme le tappe più importanti e narrate nel testo. Un testo, cominciato a prendere vita proprio su facebook e che ha attenzionato l’editore Guzzardi.20150608_185727

Da che cosa nasce questo libro?

Il libro era un sogno che avevo da qualche tempo. Discutendone con l’editore Demetrio Guzzardi, mi sono deciso, da questa pubblicazione è tornato l’amore per il giornalismo. La storia di questo libro non fa che raccontare tutto ciò: scrivere è stato il mio esordio prima di passare alla Tv, tante le esperienze, radio cartaceo, tele3, Gazzetta del Sud e Tele1.  Con il Giornale di Calabria è finito il sogno di diventare Giornalista professionista, perché ha chiuso sei mesi prima che potessi conseguire i crediti necessari. Ho lavorato anche con Giornali nazionali, insomma una bella esperienza di scrittura.

Che cosa è mutato nel fare giornalismo, riguardo al tuo settore?11258834_1609633652617066_2201408811004372704_n

Tecniche diverse, ma sostanzialmente è rimasto identico nella mentalità. C’era più passione prima si lavora di più e si guadagnava poco. Sono però nati tanti bravi giornalisti in quell’ambiente. Perché erano la passione e l’amore a spingerci. Io stesso ho contribuito, tramite la mia attività, a mettere in piazza tante belle menti giornalistiche. Oggi c’è più sfruttamento dell’attività giornalistica e diciamo che l’informazione con i mezzi mediatici ha un poco esaurita l’attività di scrittura.

I passaggi più importanti del testo?

Il libro è stato scritto tutto al positivo, di una stagione bellissima, che si è vissuta per la Tv Calabrese.

11391487_1617907888456309_1442600517294897249_nLa passione giornalistica quando nasce?

Nasce da giovanissimo, ho fatto di tutto per realizzare il mio sogno. Ci sono riuscito vivendo dei momenti bellissimi con le tv. Fino al 1980 l’ho fatto per passione, poi è diventato un lavoro serio. Arrivarono la prima esperienza importante con Gazzetta del Sud con i “Cent’anni del progresso Italo-Americano”, i primi speciali da Castrolibero e tutta la Provincia. Poi la grande esperienza con Cinque Stelle che ha realizzato anche dei servizi con la trasmissione domenicale condotta da Pippo Baudo. Una grande televisione, con tanti operatori, eravamo cento persone. Molti accreditati con l’ordine dei Giornalisti di Milano. Poi l’esperienza a Metrosat, la Provincia cosentina.

Inizia il declino televisivo delle tv calabresi e del cartaceo…come vede il futuro del Giornalismo Calabrese?

Vedo un periodo buio, il problema di non essere pagati è la prima piaga. C’è un declino generale, scende la distribuzione delle copie cartacee, scendono i primati televisivi e cominciato nel passato con la concorrenza nazionale, che imponeva i suoi standard.

 

11406710_1619980101582421_4548814429392744401_oSul libro: Ci sono mille modi per raccontare la Calabria, Mario Lo Gullo – da quaranta anni una presenza in giornali, radio e tv calabresi – con il suo libro «Informazione e comunicazione commerciale in Calabria» ci presenta il suo punto di vista. Un’autobiografia a 360 gradi in cui sono raccontate esperienze sul campo, con nomi, storie, traguardi raggiunti, ma anche tante delusioni. Il racconto di Mario Lo Gullo inizia dal desiderio di un ragazzo di sedici anni con il “pallino” della comunicazione, che riesce a diventare il corrispondente de “il Giornale di Calabria” di Piero Ardenti, per il suo paese: Sartano di Torano Castello. Ma, a metà degli anni Settanta del Novecento nascono anche le prime radio libere, e così con alcuni suoi amici si “inventano” Radio Sartano 99 fm, un modo per essere protagonisti di uno “spicchio” di storia.

Dopo la radio le prime esperienze nelle tv locali: Cosenza Teletre, Teleuno, Telespazio; ma anche la grande avventura nazionale del circuito Cinquestelle e poi Metrosat e Calabria Tv. Mario Lo Gullo nel suo libro racconta anche tanta carta stampata: dalla Gazzetta del Sud, alla Provincia cosentina, per finire a L’Ora della Calabria.11393184_1618768075036957_6007828089707088676_n

Un volume che come scrive il professore Fulvio Stoja nella presentazione al testo: «lo si può leggere tutto d’un fiato», dove l’autore presenta sia i mezzi della comunicazione dove ha lavorato, ma anche i tanti imprenditori che hanno scelto i giornali, le radio e le televisioni rappresentate da Logullo per i loro comunicati commerciali, un binomio: informazione e comunicazione commerciale che non sempre è capito ed apprezzato.                                                                                                          

 

Lucia De Cicco

 

 

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