CATANZARO – Emergono importanti rivelazioni dal filone di inchiesta della Commissione Moro nei rapporti operativi tra le Brigate Rosse e la ‘ndrangheta. Nuovi elementi sono venuti alla luce, grazie alla collaborazione avviata con le Procure di Brescia, Milano e Reggio Calabria.
Numerosi indizi sono stati raccolti, in merito alla notizia circolata in ambienti ‘ndranghetisti, sull’esistenza di un’arma, definita sporca, impiegata a Via Fani, luogo in cui furono uccisi gli uomini della scorta di Aldo Moro, ed il conseguente rapimento dell’esponente della Democrazia Cristiana, avvenuto il 16 marzo del 1978. Dopo 55 giorni, il corpo dello statista democristiano fu ritrovato nel portabagagli di un auto, in Via Caetani a Roma.