Padre Fedele, i legali: «Troppi dieci anni per avere giustizia»

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COSENZA – «Le sentenze devono essere rispettate. Possono anche essere criticate, in virtù della libertà di espressione, ma non sono consentite espressioni quali “abuso dell’esercizio del potere”, “insabbiamento” e “imbavagliamento della verità”. Così facendo il Centro Lanzino lancia precise accuse che vanno chiarite». Lo ha detto l’avvocato Eugenio Bisceglia, difensore di Padre Fedele Bisceglia, l’ex sacerdote assolto defitivamente dall’accusa di violenza sessuale nei confronti di una suora, in merito alle dichiarazioni delle parti civili costituitesi nel processo, la stessa suora accusatrice e il Centro “Roberta Lanzino”. L’avvocato Bisceglia ha tenuto una conferenza stampa a Cosenza insieme allo stesso Padre Fedele, sospeso “a divinis”, ed all’altro difensore dell’ex sacerdote, l’avvocato Franz Caruso.

padre fedele e avvocati1«Lo sconfitto – ha aggiunto Bisceglia – ha sempre qualcosa da lamentare, ma bisogna essere obiettivi e dare credito alla  parola dei magistrati. La sentenza della Corte d’Appello parlava chiaro e diceva che l’inattendibilità delle accuse contro Padre Fedele era già evincibile nel processo di primo grado. Era un processo, in sostanza, che non si doveva e non si poteva fare».

«In questa vicenda – ha detto, da parte sua, l’avvocato Caruso – non ci sono né vincitori, né vinti, perché nessuno potrà restituire 11 anni di vita a Padre Fedele. Quella della Corte di cassazione, che ha confermato la pronuncia di assoluzione della Corte d’appello di Catanzaro, è una sentenza chiara. L’unica ombra rimane sul mandante o sui mandanti di questa vicenda, che, ricordo a tutti, nasce dopo che Padre Fedele espresse la volontà di prendersi cura gratuitamente dei pazienti dell’istituto di ricovero Papa Giovanni XXIII. Quello sì che è un vero scandalo. Purtroppo è una vicenda – ha detto ancora l’avvocato Caruso – che fa paura ai cittadini, perché chiunque può trovarsi in questa situazione. Ma fa emergere l’efficienza del nostro sistema, se non nei tempi, di certo nel merito della valutazione dei fatti».

«Ringrazio Gesù – ha detto Padre Fedele durante la conferenza stampa – per la forza che mi ha dato in questi anni, i miei avvocati, che mi hanno sostenuto e aiutato a far luce sulla mia posizione, gli amici e Roberto Sacco, l’ex consigliere comunale di Cosenza che scrisse una lettera al Vaticano a sostegno della mia innocenza».

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