Primo successo di Minniti da Ministro dell’Interno

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SESTO SAN GIOVANNI (MI) – Se sia stato merito anche dell’esperienza maturata all’intelligence da Marco Minniti forse non lo sapremo mai. Ma la cattura del terrorista responsabile della strage del mercatino natalizio di Berlino, Anis Amri, è certamente il primo successo del ministro calabrese appena approdato al Viminale. Il giovane tunisino non si è fermato ad un posto di blocco alle porte di Milano ed ha aperto il fuoco contro le forze dell’ordine. Gli agenti hanno risposto colpendo l’autore dell’attentato del 19 dicembre scorso in cui, piombando sulla folla con un camion, ha ucciso 12 persone tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo. «La persona che ha aggredito la nostra pattuglia è stata uccisa. La persona uccisa è risultata essere, dopo tutte le indagini che si fanno in questo caso, senza ombra di dubbio Anis Amri, il presunto sospettato dell’attacco terroristico a Berlino» ha annunciato Minniti nel corso di una conferenza stampa. Il ministro ha chiarito la dinamica della vicenda: «Questa notte alle tre del mattino a Sesto San Giovanni, nel corso di normale attività di controllo, una pattuglia della Polizia di Stato ha fermato una persona che si aggirava con fare sospetto. Nel momento in cui è stato fermato, l’uomo senza esitare, ha immediatamente estratto una pistola e ha sparato nei confronti dell’agente di polizia che gli aveva chiesto i documenti per l’identificazione. Immediatamente la pattuglia ha reagito al fuoco. Il livello elevato di controllo del territorio consente, nell’imminenza dell’ingresso nel nostro paese di un uomo in fuga, perché ricercato, di identificarlo e neutralizzarlo». Minniti ha rassicurato di avere parlato personalmente con l’agente ferito, ringraziandolo«di vero cuore per la professionalità che ha  dimostrato insieme al suo collega», riferendo la «gratitudine del ministero dell’Interno e del Capo della Polizia. È grazie alle persone come lui – ha aggiunto – che gli italiani potranno fare un Natale ancora più felice». Il Ministro ha poi chiarito che da «questo momento c’è una collaborazione piena con la magistratura che si occuperà della questione» relativa alle indagini, comunicando che sono state informate «tempestivamente le autorità tedesche, sia a livello politico che a livello di forze di polizia».

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