BOLOGNA – C’è anche Nicolino Grande Aracri tra gli imputati che hanno fatto richiesta di rito abbreviato nell’udienza preliminare di ‘Aemilia’, il processo di ‘Ndrangheta in corso nell’aula speciale allestita in un padiglione della Fiera di Bologna. Grande Aracri, ritenuto il capo della Cosca che prende il suo nome, nel processo emiliano con 236 imputati non risponde però del reato di associazione a delinquere di tipo mafioso, contestata a 54 persone. Sono un’ottantina le richieste di riti alternativi.