ROMA – «La Calabria continua ad essere governata dalla ‘ndrangheta». A dirlo è stato il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, al convegno “Uscire dal cono d’ombra”. «In Calabria la ‘ndrangheta controlla passo passo tutto quello che avviene. Nel porto di Gioia Tauro, prima porta di accesso in Italia per la cocaina, sequestriamo 1 tonnellata di cocaina all’anno, il che vuol dire che ne entrano almeno 10 tonnellate. La cocaina si trasforma in denaro che entra nell’economia apparentemente legale ma che in realtà è drogata, inquinata», ha spiegato il procuratore. «Oggi la ‘ndrangheta è formata da commercialisti, avvocati, imprenditori, persone che vestono in giacca e cravatta – ha aggiunto – ma ultimamente le cose stanno cambiando, stanno arrivando le denunce, nel 2015 ci sono stati 13 collaboratori, un fatto straordinario. La ‘ndrangheta vive sulla confusione, sul silenzio e con il silenzio è diventata forte» ha concluso.