Spaccio nel catanzarese, 9 indagati

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CATANZARO –  Tornano di nuovo in carcere o ai domiciliari le nove persone coinvolte nell’operazione “White Skunk”, che nei giorni scorsi erano state rimesse in libertà per un vizio di forma. Stamane i militari della Compagnia Carabinieri di Sellia Marina hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari, Emma Sonni. L’inchiesta ha permesso di ricostruire lo spaccio di droga lungo la costa ionica catanzarese. A Botricello (Cz) gli stupefacenti venivano venduti grazie all’appoggio logistico in un noto bar, e persino aizzando due pitbull contro i carabinieri impegnati nei controlli.
Marijuana e hashish arrivavano dalle piazze di Catanzaro e Isola Capo Rizzuto (Crotone), per finire soprattutto sul mercato della Presila Catanzarese, oltre che nella stessa Botricello. Un gruppo ben consolidato, capace di organizzarsi in ogni particolare, sostituendosi e aiutandosi quando qualcuno rimaneva senza “roba” da spacciare. A chiudere il cerchio intorno a loro sono stati i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina, diretti dal capitano Giovanni De Nuzzo. Due le persone finite in carcere: si tratta di Antonio Francesco Serrao, 22 anni, e Mario Romeo, 28 anni, entrambi di Botricello. Agli arresti domiciliari sono finiti: Carmelo Pisano, 31 anni, residente a Belcastro (Cz) ma domiciliato a Botricello dove gestisce il bar al centro dell’inchiesta; Francesco Elia, 40 anni, di Botricello; Daniele Mazza, 22, di Belcastro; Tommaso Silipo, 24, di Belcastro; Mario Vittimberga, 46, di Isola Capo Rizzuto (Kr); Pasquale Torchia, 24, residente a Sersale ma domiciliato a Cropani Marina (Cz); Fabio Romeo, 21, di Cropani; Piero Caroleo, 20, di Catanzaro; Gianmarco De Siena, 25, di Catanzaro. L’inchiesta ha permesso di ricostruire anche le dinamiche interne allo spaccio di droga. Il gruppo di Botricello acquistava, infatti, lo stupefacente a Catanzaro e Isola Capo Rizzuto.

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