Inizia oggi alle ore 17 la festa di “San Martino in Paese” ad Antonimina (RC), un viaggio per riscoprire antichi mestieri e tradizioni, luoghi incontaminati e sapori dimenticati.
L’Associazione Enosis – Comitato feste Antonimina, attiva sul territorio per ridare vita al paese, ha ideato per il terzo anno consecutivo un evento ricco di cultura, per far rivivere luoghi e tradizioni del paese.
Immerso nel verde di ulivi secolari, ai piedi del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Antonimina è un grazioso insieme di casette adagiate nell’entroterra ionico.
Il piccolo e tranquillo borgo, caratterizzato da un suggestivo labirinto di viuzze e stradine, si animerà con eventi che coinvolgeranno tutta la comunità in attività volte alla scoperta delle tradizioni locali.
Antonimina ha una lunga storia legata alla molitura ed estrazione dell’olio d’oliva, infatti vanta di essere tra i pochi comuni di riferimento dell’Associazione Città dell’Olio.
L’olio al centro del primo giorno di festa : giorno 8 novembre alle ore 17:00 si terrà l’inaugurazione del “Museo dell’Olio” presso “U Trappitedu”, un vecchio frantoio semi sotterraneo che, dopo un lavoro di recupero e riqualificazione, ospiterà la storia dell’estrazione di questo antico oro liquido proveniente dalle colline limitrofe.
Successivamente alle ore 17:30 seguirà il Convegno “Agricoltura di resilienza: la “Grossa” di Gerace ed il Suino Nero d’Aspromonte”, promosso da G.A.L. “Terre Locridee”, in collaborazione con Associazione “ Enosis- Comitato feste Antonimina”.
Interverranno diversi relatori esperti del settore, nonché autorità e rappresentanti di associazioni che illustreranno le peculiarità, le potenzialità e le possibili ricadute economiche e sociali sul territorio a opera di questi prodotti autoctoni.
Al termine si potranno degustare i prodotti ricavati dalle abili mani di agricoltori e artigiani tramite gli stand espositivi delle Aziende Agricole e Artigianali del territorio.
Immersione nella natura il 9 novembre alle ore 9:00 con un’ Escursione guidata “Alla scoperta degli uliveti Antoniminesi” a cura di Associazione “Enosis- Comitato feste Antonimina”, in collaborazione con Associazione “Boschetto Fiorito”.
Per concludere questo tuffo nella tradizione il 10 novembre si terrà la “Festa di San Martino”.
A partire dalle prime ore del giorno ci sarà la preparazione della cardàra (grande contenitore in rame) al fine di poter assaporare le frittole, piatto tipico calabrese a base di carne di maiale.
Il procedimento è tramandato da generazioni: si fodera il grande contenitore con il grasso e si porta a cuocere sulla brace, quando è parzialmente sciolto, si inseriscono le altre varie componenti del maiale e si lascia cuocere a fuoco lentissimo nel grasso per circa 12 ore, come da tradizione.
Gli ospiti potranno assistere, in piazza, a tutte le fasi di preparazione di questo piatto.
Alle ore 20:00 si potranno assaporare le frittole assieme a zeppole, caldarroste e buon vino novello perché a San martino ogni mosto diventa vino.
La serata sarà allietata da un simpatico cantastorie calabrese, accompagnato dalla musica degli strumenti tipici tradizionali, come la zampogna, l’organetto e il tamburello, per fare un salto nel passato.
Fortuna Mazzeo