Raccoglie consensi “La battaglia di Beatrice. Diario di una Guerriera", edito da Pellegrini editore.
Il libro, scritto dalla cosentina Mariacristina Zangari per raccontare la storia della sua secondogenita Beatrice, è un diario coraggioso, ma soprattutto vero, di un percorso di guarigione che diventa testimonianza di grande fiducia nella medicina, nell’amore, oltre che di una profonda fede.
La storia
Beatrice, una bambina di soli quattro anni, figlia di musicisti e amante, in particolare, del canto e del violino, si ammala all’improvviso di leucemia. Dalla Calabria, e precisamente da Acri (Cs), la sua famiglia raggiunge immediatamente l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, dove la piccola guarisce grazie alle cure di medici eccellenti. Durante il ricovero i suoi genitori trasformano ogni difficoltà in gioco, non lasciando trapelare mai le preoccupazioni e il dolore da cui sono afflitti, e consentendo in questo modo che la bambina conservi il suo meraviglioso sorriso. Da questa toccante e difficile vicenda, nasce nella mamma di Beatrice la convinzione che attraverso la scrittura sia possibile ritrovare una parvenza di normalità. Il discorso, a questo punto, si allarga fino ad analizzare il contenuto di questa parola e il suo riflesso nella quotidianità. Con alcune domande di fondo che fanno riflettere. Cos’è la normalità nelle nostre vite? È normale lamentarsi perché ci si annoia, perché non si è abbastanza soddisfatti della propria vita, perché tutto sembra dovuto, perché ci si sente stanchi?
Per Beatrice e la sua famiglia, dopo aver conosciuto un mondo parallelo purtroppo molto affollato, appunto quello della malattia, ciò che più conta è godere pienamente della “seconda vita” che li vede fortunatamente protagonisti.
Una rinascita esistenziale che apre lo sguardo e il cuore a quanto di bello ci circonda, lontano da egoismi e protagonismi. Insomma, la battaglia contro il mostro, che Beatrice (amorevolmente aiutata dai suoi genitori) ha combattuto e vinto, offre a tutti l’opportunità di osservare il mondo da un altro punto di vista; di scoprire quanta ricchezza umana e profondità di valori esistono dove non siamo abituati a guardare.
Perché la vita – è questo il messaggio centrale di questo libro – rappresenta un dono che occorre imparare ad apprezzare, a proteggere, ad alimentare con semplici atti d’amore.
Il ricavato del libro spettante all’autore sarà devoluto alla Fondazione Bambin Gesù di Roma in segno di riconoscenza dei genitori di Beatrice per le cure date alla figlia.