Il futuro, uno dei misteri che attanaglia da sempre l’uomo: che cosa ci riserva? Dove finiremo? Che ne sarà dell’umanità? Saperlo, purtroppo, o per fortuna, è impossibile. Vista l’importanza e la curiosità del tema, sono molte le opere della cultura pop, tra film, serie tv, anime e altri, che hanno tentato di dare una possibile interpretazione al futuro dell’essere umano. In questa nuova #NerdHorrorNight, vi mostreremo come l’animazione giapponese sia stata influenzata dalla concezione misteriosa di futuro e di come essa, allo stesso tempo, sia capace di renderla anche incredibilmente interessante.
KEN IL GUERRIERO
– Ricordiamo innanzitutto il futuro devastato di Ken il Guerriero: un conflitto mondiale negli anni ’90 del ventesimo secolo ha portato alla devastazione del mondo, della civiltà e dell’ambiente; ora i sopravvissuti vivono in costruzioni urbane edificate in oasi del deserto, ma esse sono assediate da predoni che saccheggiano e distruggono tutto.
PSYCHO-PASS
– Fra le opere più apprezzate e più famose della programmazione moderna, la storia di Psycho-Pass è costruita in un futuro in cui la personalità, lo stato mentale e il gradiente di criminalità delle persone sono misurati attraverso un sistema chiamato Psycho-Pass. Quando la criminalità latente raggiunge un certo livello, l’individuo viene arrestato o, in caso di un livello troppo alto, eliminato.
GURREN LAGANN
– Dal sapore altamente distopico, Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann è un anime del 2007 che prende parte in un futuro imprecisato in cui l’umanità è costretta a vivere in villaggi sotterranei senza alcun contatto col mondo in superficie, né tanto meno con gli altri villaggi.
ERGO PROXY
– Continuando su una linea particolarmente distopica, molto interessante è il futuro post-apocalittico di Ergo Proxy: dopo aver distrutto gli strati di metano dell’atmosfera terrestre e aver portato sulla Terra la desolazione più totale, il genere umano è minacciato da un’infezione letale che si propaga per vie aeree. Per sopravvivere, l’uomo si rifugia nelle città cupole, in cui vengono controllate le nascite e dove è costretto a coesistere con gli AutoReiv, androidi a cui sono relegati i compiti più difficili.
GUILTY CROWN
– Parlando sempre di epidemie mortali, la storia di Guilty Crown è particolarmente forte: la vigilia di Natale del 2029, il Giappone viene distrutto da una pandemia virale chiamata Virus Apocalypse. La trama prende parte dieci anni dopo a Tokyo, quando un’organizzazione nota come GHQ prende il controllo del Paese, ma a discapito della propria indipendenza. Tale società, infatti, avendo anche un proprio esercito, approfitta della situazione in vari modi, arrivando anche a giustiziare civili ritenuti infetti.
SWORD ART ONLINE
– Un futuro molto più vicino è quello di Sword Art Online: nel 2022 viene pubblicato Sword Art Online, una realtà virtuale di massa in rete in multigiocatore. Grazie al NerveGear, un casco che manipola il cervello, i giocatori possono impersonare i loro personaggi nel gioco direttamente con la loro mente. Poco dopo la pubblicazione, gli utenti si rendono conto di non potersi scollegare dal gioco e anzi, scoprono che per uscire da esso bisogna raggiungere l’ultimo livello e sconfiggere il boss finale. Ciliegina sulla torta: morire nel gioco equivale a morire nella vita reale.
WOLF’S RAIN
– Dall’impronta incredibilmente innovativa, Wolf’s Rain è ambientato in un prossimo futuro in cui la Terra si sta preparando a una nuova glaciazione che causerà la morte di tantissime specie animali, tra cui i lupi, di cui sono rimasti pochissimi esemplari. Gli esseri umani, infatti, qualche secolo prima, avevano sterminato i lupi vedendoli come un pericolo per le popolazioni; ora essi hanno imparato a mimetizzarsi fra gli uomini assumendo le loro connotazioni.
La lista, comunque, sarebbe molto più lunga, basti pensare a Steins; Gate, Terra Formars e tantissimi altri titoli che dipingono la realtà futuristica in un modo o in un altro. Tutti questi futuri hanno un denominatore comune: la sofferenza e il pericolo. Possibile che l’incertezza dell’avvenire sia così spaventosa per l’essere umano?
Paolo Gabriele De Luca