Eccoci arrivati all’ottavo appuntamento con la nostra #NerdHorrorNight. Questa volta a fare da tema della serata sarà la morte e Nerd30 ha ben pensato di farvi scendere qualche lacrimone ricordando i personaggi degli anime il cui decesso ha fatto soffrire di più. Se non si amano gli spoiler, però, meglio fermarsi qua con la lettura.
– In un’avventura in cui nessuno aveva mai lasciato il mondo dei vivi, nemmeno un antagonista, i primi due personaggi passati a miglior vita in One Piece hanno veramente spezzato il cuore dei fans:
– Portuguese D. Ace, fratello di Rufy, ormai portato in salvo dall’esecuzione a Marineford, viene ucciso dall’ammiraglio Akainu durante la fuga.
– Sempre nella battaglia di Marineford, Edward Newgate, meglio conosciuto come il leggendario pirata Barbabianca, perde la vita combattendo, dopo innumerevoli attacchi dei nemici.
– Anime parallelo, ma completamente diverso per quanto riguarda la mole di morti, è Naruto, che ha saputo essere particolarmente straziante a seguito della scomparsa di alcuni personaggi principali:
– Incredibilmente toccante è la fine del maestro Asuma, sconfitto dai terribili poteri di Hidan, membro dell’Organizzazione Alba.
– Destabilizzante dal punto di vista psicologico per il povero spettatore è la morte del maestro Jiraiya per mano di Pain che, dopo una feroce battaglia, perde la vita in modo audace e coraggioso.
– Ritenuto fino alla fine un nemico, Itachi Uchiha muore nella lotta contro suo fratello Sasuke regalandogli un ultimo gesto d’affetto e smuovendo i sentimenti del pubblico.
– Un altro pezzo di cuore se n’è andato quasi alla fine della storia, quando sembrava che non avremmo più assistito a scene tanto forti: salvando Naruto e Hinata da un attacco nemico, Neji Hyuga sacrifica la propria vita.
– Come non ricordare Death Note, nel quale scompaiono due dei personaggi più amati dell’intero mondo otaku. In realtà il pubblico, solitamente, si divide in due nel caso di quest’opera: chi ha sofferto e chi ha goduto per la morte di L e, allo stesso modo, chi ha sofferto e chi ha goduto alla morte di Light. In uno dei due casi, lo strazio non è stato leggero.
– Lo spettatore che ha visto Fullmetal Alchemist non può che farsi toccare nel profondo ricordando due scomparse in particolare:
– Ucciso meschinamente dall’Homunculus Envy, ricordare la fine di Maes Hughes non fa bene al cuore e ai sentimenti.
– Forse anche peggiore è l’omicidio di una comparsa nell’episodio 4 della serie Brotherhood; l’alchimista Shou Tucker crea una chimera utilizzando la sua figlioletta, Nina, e Alexander, fidato cane della piccola. Straziante.
– Sembrava una storia d’amore che poteva finire in maniera positiva quella fra Kōsei Arima e Kaori Miyazono in Shigatsu wa kimi no uso (Your Lie in April), ma Naoshi Arakawa, autore dell’opera, ha pensato bene di tenere lo spettatore col fiato sospeso fino all’ultimo e, alla fine, lasciar morire la giovane Kaori.
– Pietra miliare dell’animazione giapponese è “I Cavalieri dello Zodiaco”, opera dal carattere estremamente aulico e poetico, in cui soprattutto un tema profondo come quello della fine della vita viene trattato in maniera egregia:
– Fortemente toccante è la morte di Camus (Aquarius) che dopo aver combattuto una difficilissima battaglia contro Hyoga (Cristal), riconosce il valore e le alte capacità dell’allievo attraverso un monologo incredibilmente toccante.
– Nella saga della guerra sacra, Shaka (Virgo) si troverà a combattere contro i suo amici cavalieri, ora seguaci di Ade, Saga (Arles), Shura (Capricorn) e Camus (Aquarius); alla fine del terribile scontro, il cavaliere della vergine rimarrà ucciso e il suo spirito si dileguerà dopo un monologo estremamente sentito sulla fine di tutte le cose. Lacrime come se piovesse.
– Personaggio, seppur marginale, la cui morte è stata particolarmente forte è il ghoul Ryouko Fueguchi di Tokyo Ghoul, che per salvare sua figlia si sacrifica in uno scontro contro la CCG.
– Probabilmente in molti sono rimasti turbati dell’efferatezza di “Kiseijuu – L’ospite Indesiderato”, in particolare per la morte di Nobuko, madre del giovane protagonista, avvenuta così velocemente e così freddamente da lasciare senza fiato.
Forse è meglio concludere qui, ci siamo già commossi abbastanza ricordando tutti questi ultimi respiri. Ci vediamo sempre qua, fra due settimane, per la prossima horror night!
Paolo Gabriele De Luca