La Riot ha presentato il nuovo attesissimo campione dell’anno, che calpesterà dalla prossima settimana il terreno della landa di League of Legends. Sto parlando di Jhin, il tiratore/assassino ispirato dal mondo di Clint Eastwood e che si differenzia dagli altri pg con attacchi a distanza per l’utilizzo di pochi colpi ben piazzati anziché le solite raffiche di attacchi base.
Jhin è un omicida psicopatico di Ionia convinto di creare dell’arte tramite i suoi omicidi. E’ dotato di un kit di abilità sulla lunga distanza come Caitlyn, ma con una limitata velocità di fuoco come Graves.
Jhin ha a disposizione quattro attacchi base, dopodiché è costretto a perdere un paio di secondi per ricaricare la propria arma; è una meccanica molto simile a quella di Graves, con la differenza che non può ricaricare se non spara il quarto colpo o se non attacca per dieci secondi.
La Riot conferma la sua scelta di basare i tiratori sul critico: Jhin non può aumentare la sua velocità di attacco se non salendo di livello e incrementando i bonus su velocità d’attacco. Così facendo le probabilità e l’efficacia di colpo critico ne aumenteranno il danno, il quarto attacco sarà sempre un colpo critico e mettere a segno quest’ultimo concederà inoltre un bonus sul movimento.
A causa del ridotto numero dei suoi colpi non è un campione indicato per gli amanti dello splitpushing, bensì prevede un gioco in seconda linea fornendo supporto agli alleati con trappole e attacchi a lungo raggio.
Per quanto riguarda le sinergie con altri campioni è consigliabile giocarlo con personaggi in grado di immobilizzare i nemici come Morgana, Nautilus o Leona, mentre degli ottimi counter potrebbero essere Braum o Yasuo grazie al loro muro o Lucian ed Ezreal grazie alla loro mobilità.
Attendiamo di provare l’ultimate di Jhin, in uscita fra una settimana esatta.
Giulio Ciambrone