[#NerdEvents] Adrian Fartade, i primi passi dei grandi scienziati

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RENDE (CS) – Da piccoli molti di noi hanno sognato di fare l’astronauta. Mettere piede sulla Luna, stringere la mano ai marziani, giocare a golf sulle colline di Venere. L’infanzia è la parte della vita in cui possiamo ancora sognare e viaggiare nello spazio e nel tempo facendo ciò che ci va.

Adrian Fartade, in occasione dell’evento organizzato da Cosenza Comics al Talent Garden Cosenza, ci ha spiegato con semplicità e allegria come i grandi cervelli della Scienza, ad esempio Galileo Galilei (e prima di lui il padre Vincenzo Galilei), furono bambini più o meno come tutti gli altri. Chi avrebbe pensato che un Charles Darwin, invece di studiare, si dedicava solo agli insetti e alle donne? Di certo da quella barba non traspare! Eppure nella sua vita giovanile, come anche in quella di Kepler e Einstein, crescevano sogni e ambizioni che non sempre erano diretti allo studio scientifico e matematico.

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Per parlarvi di ciò che Adrian Fartade ha raccontato al suo pubblico nel pomeriggio di ieri sarebbe più consono sedersi ad un bar che ad un banco di scuola. Questo perché il suo modo di insegnare è quello di un ragazzo con dei sogni, che racconta quella volta che ha visto un elefante allo zoo. Quel modo un po’ buffo che tiene alta l’attenzione e arriva al cuore del nostro “io bambino” che, in quest’epoca critica, viene tenuto nella cantina della vita ad appassire.

Adrian Fartade ha una luce negli occhi che trasmette passione, felicità, ambizione e che chiede al suo pubblico di agire come fecero i grandi scienziati del passato, di scoprire i propri talenti e perseguire la strada segnata da ciò che amiamo, perché solo in questo modo possiamo progredire e aiutare il genere umano ad evolversi.

Se tra di voi, dunque, c’è qualcuno che ha nel cassetto il sogno di sviluppare un motore per il viaggio interplanetario, si faccia avanti! Il nostro amico Adrian sogna di mettere piede su Marte da quando era piccolo e ha bisogno dell’aiuto di tutti!

Miriam Caruso

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