Osterie d’Italia 2025: La Calabria si aggiudica 13 Chiocciole sulla prestigiosa guida

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Sono ben 73 i locali calabresi che rientrano nella prestigiosa guida di Slow Food, Osterie d’Italia, la raccolta di osterie italiane eccellenti per la proposta, l’ambiente, la cucina e l’accoglienza.

Osterie d’Italia, la guida che da 35 anni racconta le varie realtà gastronomiche regionali, in un vademecum che raggruppa in sezioni suddivise per regione osterie, ristoranti, enoteche con cucina, agriturismi in cui mangiare bene.

Il sussidiario del mangiarbere di Slow Food Editore è stato presentato lunedì 14 ottobre a Milano presso il Piccolo Teatro Strehler alla presenza dei curatori nazionali della guida, Eugenio Signoroni e Francesca Mastrovito, del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini e della presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini. 

Sono 324 le Chiocciole della guida di Osterie d’Italia 2025, i locali premiati con il massimo riconoscimento della guida che si caratterizzano per l’eccellente proposta, l’ambiente, la cucina e l’accoglienza.

Una novità di rilievo è la sezione “Locali Quotidiani” in cui si trovano le tipologie alternative di cucina, come pastifici, pub, enoteche e gastronomie, che rispecchiano le caratteristiche di territorialità, selezione delle materie prime, accoglienza e convivialità.

La Calabria viene premiata con l’inserimento di 73 locali in tutto, 58 osterie (di cui 13 sono Chiocciole), 4 morzellerie e 11 locali quotidiani.

In un viaggio ideale dal Pollino allo Stretto, si raccontano le insegne più meritevoli in cui sedersi a tavola per incontrare i valori e la filosofia di Slow Food, ovvero il cibo buono, pulito e giusto che, «valorizzando la tradizione» – afferma Vincenzo Alvaro, coordinatore regionale di Osterie d’Italia per la Calabria – «ha dosato con intelligenza le proposte che oggi emergono per maturità e modernità. Un crescendo di espressività e visione che mantiene fermi i capisaldi della ristorazione regionale, si arricchisce di contaminazioni anche etniche, frutto della tradizione delle minoranze linguistiche come la arbereshe, la grecanica e l’occitana, che ne impreziosiscono la proposta e sottolineano una identità che non ha mai ceduto alle mode, rimanendo solida e vivace allo stesso tempo». 

Gli indirizzi segnalati in guida per la Calabria non sono solo insegne del mangiar bene, in molti luoghi le osterie sono diventate uno «spazio di animazione sociale – aggiunge Alvaro – consentendo a borghi e centri storici di riscoprire la bellezza, il ruolo sociale della ripartenza e la valorizzazione della gastronomia locale e la dimensione abitativa». 

La presentazione delle Chiocciole calabresi

Le Chiocciole

Pecora Nera (Albi)

Il Tipico Calabrese (Cardeto)

Da Talarico Salvatore (Catanzaro)

Le Muraglie (Conflenti)

La Taverna dei Briganti (Cotronei)

Il Ritrovo dei Picari (Grotteria)

Costantino (Maida) – la nuova Chiocciola di questa edizione –

La Collinetta (Martone)

Calabrialcubo (Nocera Terinese)

La Rondinella (Scalea)

Il vecchio castagno (Serrastretta)

U Ricriju (Siderno)

Zio Salvatore (Siderno)

I Locali Quotidiani

Antica Salumeria Telesio (Cosenza)
Brillo Parlante (Lorica)
Enotria Vineria Calabra (San Pietro a Maida)
Fabbrica (Vibo Valentia)
La Campagna del Re Nilio (Tiriolo)
Oinos (Palizzi)
Qcecè Social Cafè (San Nicola Arcella)
Roma Bistrot (Montalto)
Vinotheque (Lamezia Terme)
Vintage Paninari Gourmet (Belvedere Marittimo)
Zero Settantacinque (Lamezia Terme)

Costantino
La Collinetta
Zio Salvatore
Calabrialcubo e Taverna dei Briganti

Fortuna Mazzeo