Asp Catanzaro: Prevenzione Oncologica per Tutti i Dipendenti Aziendali

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Cinzia Calignano, Luigi Pullia, Raffaela Renne, Giuseppe Gatto, Maria Paola Montesi e Tina Chieffallo
Cinzia Calignano, Luigi Pullia, Raffaela Renne, Giuseppe Gatto, Maria Paola Montesi e Tina Chieffallo

COSENZA – L’unità operativa del Medico competente, dirigente Responsabile dott.ssa Raffaela Renne, in collaborazione con l’u.o. Centro screening, dirigente responsabile dott.ssa Maria Paola Montesi, hanno sviluppato per l’anno 2013 un progetto di promozione della prevenzione oncologica in occasione della visita medica periodica dei lavoratori presso il Medico Competente.

L’iniziativa è in linea con il D.lgs 81/08, Testo unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che prevede tra gli obblighi del Medico competente, all’art. 25, l’attuazione e la valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute presso i lavoratori.
L’obiettivo della campagna è quello di favorire la partecipazione dei dipendenti dell’ASP al programma di screening volontario e gratuito per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, del seno e della cervice uterina.
I dipendenti, unitamente alla lettera di convocazione, ricevono l’invito a recarsi presso il Centro Screening Polt, dove si programmano i test secondo le linee guida ministeriali.
Dai dati in possesso del Centro Screening si rilevava una scarsa partecipazione alla prevenzione da parte del personale dell’ASP: la sollecitazione che arriva insieme alla convocazione per la sorveglianza periodica e il rinforzo del messaggio durante l’accesso all’ambulatorio del Medico Competente, inducono ora il personale a prendere maggiormente in considerazione questa forma di prevenzione. L’iniziativa, nei primi tre mesi, ha avuto un buon riscontro da parte dei dipendenti, che hanno anche sollecitato all’adesione i propri familiari.
La prevenzione oncologica consente di individuare tempestivamente fattori di rischio clinico, diagnosticare precocemente lesioni precancerose e neoplasie benigne e maligne, eseguire approfondimenti e trattamenti specialistici delle patologie diagnosticate, monitorare gli individui a rischio e sensibilizzarli all’adozione di stili di vita che possano diminuire il rischio clinico.
Da un lato, dunque, i dipendenti aziendali che accettano di partecipare alla campagna di prevenzione risultano ampliamente tutelati poiché, periodicamente, hanno la possibilità di sottoporsi ad accurati esami clinici, secondo protocolli sanitari i cui oneri sono a carico dell’azienda (datore di lavoro). Dall’altro lato, l’Azienda ha la possibilità di minimizzare i costi mediante trattamenti più efficaci e meno invasivi, offrire un’importante e innovativa forma di tutela ai propri lavoratori e monitorare la salute della propria popolazione ed i principali fattori di rischio che la caratterizzano.
La Direzione Aziendale, pur nelle difficoltà dovute ai vincoli imposti dal Piano di Rientro, si è impegnata negli ultimi anni a sostenere la prevenzione oncologica che, oltre a essere gradita dalla popolazione, porta nel tempo a un notevole risparmio di spesa.

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