Castrovillari (Cs) – Sempre a tutela della salute. Il Tavolo permanente per la Sanità, composto dalla Conferenza dei Sindaci del Pollino e della Valle dell’Esaro, dal Comitato Territoriale delle Associazioni, dalle Rappresentanze Politico – Istituzionali, e dalle organizzazioni sindacali, ha chiesto, come preannunciato nell’incontro del 27 maggio scorso a Castrovillari, un incontro urgente al Commissario per la sanità, Giuseppe Scopelliti, al fine di individuare le modalità di risoluzione immediata delle gravi problematiche riguardanti la sanità nella zona.
Una necessità che è stata rappresentata in un documento articolato redatto dal Tavolo Permanente e che precisa: “Il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Scarpelli, ed il Commissario regionale all’attuazione del piano di rientro, Scopelliti, più volte sollecitati a prendere provvedimenti per evitare il continuo depauperamento dei servizi erogati dal nostro Ospedale, non hanno inteso dare risposte esaustive e, lo stesso Scopelliti, non ha ritenuto opportuno riscontrare la richiesta di incontro inoltrata dal Sindaco Lo Polito in qualità di Presidente del Comitato Territoriale.
Rimane il dramma – recita il documento congiunto – di una sanità che non risponde alle reali esigenze dei cittadini costretti ad emigrare presso altre Regioni per vedere soddisfatto il proprio bisogno di salute; da qui l’aumento dei costi in termini di mobilità passiva che peggiora ulteriormente la situazione economica della Sanità del nostro territorio.
“A tutt’oggi la legge 18 del 2010, il decreto 106 del 2011 ed il decreto 103 del 2012 riferito proprio all’Ospedale Spoke di Castrovillari, non hanno trovato attuazione. Decreti sottoscritti dallo stesso Scopelliti, per il piano di rientro, che non trovano riscontro nella realtà dei fatti; infatti proprio secondo il decreto 103 del 2012, lo Spoke di Castrovillari ha in dotazione 223 posti letto dei quali solo 114 sono attivi.
“La carenza di personale medico e sanitario – afferma il Tavolo Permanente- risulta essere la causa principale della inefficienza di alcuni servizi con il rischio che altri reparti nei prossimi mesi siano interessati dagli stessi problemi. L’istituito del Tavolo territoriale permanente per la sanità, per la soluzione immediata delle enormi criticità rilevate, ritiene necessario: l’integrazione dell’organico del Pronto Soccorso che risulta già al collasso; infetti 10 medici previsti e necessari ne ha in servizio solo 5 unità a tempo pieno i quali non riescono, malgrado l’assoluto impegno a far fronte adeguatamente ad una media di 56 accessi giornalieri; l’attivazione immediata dell’OBI (oservazione breve intensiva) in Pronto soccorso; l’immediato potenziamento dell’organico nella divisione di Ortopedia, che dispone di 2 soli medici, pena l’inaccettabile chiusura del reparto; l’aumento dell’organico di Broncopneumologia, che ha attualmente in servizio solo 3 medici; l’apertura della seconda ala del reparto di Medicina Generale che pur avendo a disposizione 30 p.l, ne ha disponibili solo 17 ordinari e 2 in D.H; l’attivazione dei 30 posti letto previsti di Chirurgia generale (ne sono attivi solo 20), con l’apertura immediata delle sale operatorie “inaugurate” circa un anno fa ma mai entrate realmente in funzione (l’unica funzionante è condivisa fra tutti i reparti dell’area chirurgica); rendere pienamente operante il reparto di Emodinamica che attualmente funziona solo per interventi programmati ed attivare il tournover del personale di tutte le qualifiche.
“Perché, poi, l’Ospedale Spoke di Castrovillari possa risultare tale, ed assolvere alle proprie funzioni, è necessario – ritengono i Componenti del Tavolo – , pertanto, che non chiudano i reparti esistenti a causa del depauperamento della dotazione organica ma che questa venga ulteriormente implementata, quale condizione irrinunciabile di “sopravvivenza” dei servizi e dei cittadini. Queste, solo alcune delle criticità, le più gravi certamente, del nostro ospedale il quale, in quanto Spoke, è di riferimento per l’intero territorio che consta di una popolazione di più di 100mila abitanti. La chiusura dei presidi di Mormanno, Lungro e San Marco Argentano, in attesa di una loro “seria” riconversione, impongono la messa a regime dell’Ospedale di Castrovillari per la necessaria sicurezza dei cittadini e per un diritto essenziale e garantito dalla nostra Costituzione qual è il diritto alla salute. A tal fine si richiamano gli Organismi dirigenziali preposti a dare attuazione all’accordo sottoscritto in ottobre 2012 dall’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Cosenza con le organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica.
“Per queste motivazioni associate all’inefficienza dei servizi sul territorio, fortemente penalizzato per una mancata perequazione del personale e l’assenza totale di programmazione, questo Tavolo Territoriale Permanente -si legge nel documento- attiverà tutte le iniziative possibili per la salvaguardia e la tutela dei cittadini, verso coloro che saranno individuati come responsabili del declino della Sanità Calabrese”.