CATANZARO – Importante traguardo raggiunto all’U.O. di Cardiochirurgia del Campus di Germaneto: è stato impiantato per la prima volta nell’Italia meridionale un nuovo tipo di valvola aortica,” Perceval S”, prodotta dalla Sorin, quindi dalla tecnologia italiana.
Si tratta di una valvola biologica espandibile che una volta allocata a livello dell’annulus aortico ha la capacità di autoespandersi ed ancorarsi stabilmente senza la necessità dei punti di sutura.
I vantaggi maggiori di questa procedura minimamente invasiva sono la riduzione dei tempi di intervento e la notevole performance emodinamica che rende l’intervento più sicuro, il decorso postoperatorio migliore e la degenza più breve.
Due pazienti calabresi ultraottantenni affetti da una grave stenosi aortica, erano stati in un primo tempo inviato ai cardiologi per un impianto percutaneo della valvola aortica, la cosiddetta procedura “TAVI”, ma da questi ritenuti ad altissimo rischio e quindi non trattati.
I pazienti quindi si sono rivolti all’U.O. di Cardiochirurgia del Campus di Germaneto , dove sono stati trattati con questa innovativa procedura, effettuata dalla dott.ssa L. Cristodoro e dal Dott. E.Bivacqua, e dimessi dopo pochi giorni di degenza senza nessun problema e perfettamente guariti.
Nonostante lo sviluppo delle tecniche di cardiologia interventistica, l’impianto percutaneo della valvola aortica è ancora gravato da un considerevole rischio di complicanze renali, vascolari e cardiache.
Pertanto l’innovativa tecnica di impianto della valvola “Perceval S”, eseguita dall’U.O. di Cardiochirurgia del Campus di Catanzaro, rappresenta un ulteriore opzione terapeutica a disposizione del cardiochirurgo nel trattamento delle valvulopatie acquisite.