REGGIO CALABRIA – Sensibilità Chimica Multipla (MCS), notizie utili per i pazienti affetti dalla patologia che rende intolleranti alle sostanze chimiche: il Consiglio Regionale ha approvato l’ordine del giorno promosso dal Presidente della I Commissione Affari Istituzionali e Generali On. Giuseppe Caputo, che impegna la Giunta a riconoscere la malattia come rara. L’obiettivo è ridurre i disagi dovuti alle spese esose per l’acquisto dei farmaci difficili da trovare. L’auspicio, sottolineato da Caputo, è quello che si possa evitare, con la realizzazione di un centro ad hoc, la gravosa emigrazione sanitaria.
Riconoscere lo status di “malattia rara” alla sensibilità chimica multipla” (MCS); istituire un Centro di Riferimento Regionale al fine di garantire la tempestiva diagnosi della malattia; istruire le unità di pronto soccorso al fine di adottare il protocollo di accoglienza e di pronto soccorso per garantire i Livelli di Assistenza anche a chi è affetto da MCS; prevedere misure di sostegno per la realizzazione di prestazioni e servizi assistenziali a favore dei soggetti affetti da MCS. Sono, questi, i punti, attraverso i quali la Giunta Regionale è stata impegnata dal Consiglio Regionale che, riunitosi ieri (Lunedì 29 Ottobre), ha approvato l’ordine del giorno a firma Caputo.
Il Multiple Chemical Sensitivity (MCS), secondo la definizione che ne dà il National Institute of Environmental Health Sciences statunitense, è una patologia che si manifesta con una progressiva e crescente intolleranza nei confronti di sostanze chimiche di varia origine, soprattutto se volatili. Colpisce molte persone, anche in Calabria, ed è causa di moltissime patologie disabilitanti che interessano vari sistemi fisiologici. La MCS è irreversibile, progressiva e non esiste, al momento, una cura per il ritorno allo stato originario di tolleranza. Le cause di questa malattia sono tuttora sconosciute e la comunità medica sta conducendo diverse ricerche sulle cause e sui possibili strumenti a disposizione per la diagnosi certa della patologia.
Ad oggi, il sistema sanitario nazionale non prevede alcuna forma di riconoscimento e non esistono per essa adeguati protocolli clinico-assistenziali. In Italia solo tre amministrazioni regionali hanno riconosciuto la MCS come malattia rara: Abruzzo, Emilia Romagna e Lazio.