Vegetariani tra salute, coscienza e desiderio

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COSENZA – 8 su 60 milioni secondo i dati Eurispes 2013, niente è più oggettivo dei numeri, numeri che ormai parlano chiaro, i vegetariani sono in costante aumento, infatti il 4,9% degli italiani ha deciso di bandire dalla propria tavola sia la carne che il pesce e l’1,1% anche tutti i derivati, uova e latte, a favore dell’estremo veganismo. E se fino qualche tempo fa si credeva che dietro questa tendenza si nascondesse l’ipocrisia ideologica “dell’essere di moda” oggi invece è chiaramente il segnale di una scelta consapevole legata alla sensibilità sempre più spiccata nei confronti di questioni legate alla sostenibilità ambientale, al consumo critico, all’attenzione verso la salute e alla tutela del benessere degli animali.

Insomma diventare vegetariano non è più solo una forma di alimentazione o una dieta da seguire, né tanto meno una rinuncia ma una più complessa e consapevole filosofia di vita che si declina in alcuni principi fondamentali, primo fra tutti ricordare che ogni essere vivente del regno animale ha una sua anima, una sua dignità e per questo ha il diritto di vivere una vita degna di essere vissuta senza l’imposizione di inutili sofferenze, credere in un mondo all’interno del quale poter vivere in armonia con la natura preservandone la straordinaria ricchezza e per ultimo, e non per ordine di importanza, fare attenzione alla propria salute.

Non più semplicemente un trend transitorio ma etica e responsabilità sono dunque le motivazioni che spingono le persone verso uno stile di vita green che si manifesta in un più generale modus vivendi che va dal riciclo creativo all’utilizzo di prodotti ecologici non inquinanti.

Certo decidere di essere vegetariano, soprattutto in Italia, non è facile in particolar modo per chi è costretto a pasti fuori casa, infatti i ristoranti e le mense italiane sono ancora impreparate a fronteggiare l’esercito veg e al momento in casi estremi si può sempre contare sulle classiche insalate mediterranee e su qualche pietanza modificata qua e là, ma quando si è a casa la sperimentazione è all’ordine del giorno e ogni pranzo diventa quasi un banchetto multiculturale in cui le melenzane e i broccoli condividono serenamente la tavola con il tōfu in agrodolce e il cous cous allo zenzero.

Van Gogh e Nietzsche c’avevano visto bene infatti oggi i primi a sostenere l’alimentazione biologica ed eco-sostenibile sono soprattutto i medici che non perdono occasione per smentire il falso mito secondo cui una bella bistecca al sangue e un’orata al forno rendono più forti e intelligenti e promuovono a voce alta l’alimentazione vegetariana al fine di prevenire malattie come il colesterolo e il cancro senza tralasciare che chi mangia vegetariano fa meglio l’amore, la scienza non ammette repliche a riguardo, la dieta verde accende il desiderio e libera le arterie dai grassi animali, risultato il sangue confluisce più facilmente e ogni prestazione diventa memorabile.

Dunque i numeri e la medicina hanno sentenziato, essere vegetariani fa bene alla salute, alla passione e oltre ad alleggerire la bilancia leva qualche peso anche sulla coscienza ancora decisamente sovrappeso.

Gaia Santolla

 

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