A Rende Villaggio Europa come laboratorio sociale

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agricoltura biologica

agricoltura biologicaUn nuovo battito di vita nel cuore di Villaggio Europa, quartiere rendese di natura residenziale immerso nel verde.

Nel pomeriggio di oggi infatti si è svolto in Piazza Italia un primo incontro organizzativo per la realizzazione di un GAS – Gruppo di Acquisto Solidale – come partenza per un progetto più ampio di sperimentazione su stili di vita alternativi e sostenibili.

L’associazione culturale ricreativa ACRIP, la Casa dei Diritti Sociali – Focus di Cosenza e AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) hanno invitato famiglie e produttori locali ad incontrarsi e a conoscersi. L’intento è di avviare insieme un percorso condiviso di produzione/acquisto che sia compatibile con le esigenze di tutti gli anelli della catena produttiva. Una forma alternativa di consumo che diventa riscoperta di relazioni e rapporti tra persone. “Far parte di un GAS – sostiene uno degli organizzatori – significa acquistare prodotti biologici e naturali, avere rispetto del lavoro altrui e dei lavoratori, preservare l’ambiente e il territorio, educare agli odori e ai sapori della terra, ma anche creare relazioni, acquisire nuove competenze, scambiarsi idee, riscoprire il valore delle cose semplici. Non è un caso che sia stato scelto Villaggio Europa, perché rappresenta un luogo ideale per recuperare una dimensione di comunità che l’individualismo contemporaneo ha ormai disgregato nelle nostre città”.

L’acuirsi della crisi economica accende i riflettori sul fallimento del sistema capitalista e sulla insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo. La logica del profitto ad ogni costo non ha portato i risultati sperati. Così sembra allargarsi sempre più la fascia di popolazione che cerca forme alternative di consumo. Se per anni infatti l’economia solidale sembra essere stata un territorio di nicchia o per pochi fanatici, oggi trova consensi sempre più diffusi nelle nostre comunità attraverso esperienze che non investono solo la sfera economica, ma ogni settore della vita individuale e collettiva. E questa esperienza si affianca alle precedenti realizzate a Cosenza presso l’area delle ex officine FdC tra viale Mancini e via Popilia e all’Università.

Da qui l’idea di portare anche a Rende uno spunto di riflessione sul tema, ma soprattutto un esempio concreto di scelta sostenibile di consumo e di vita. E il GAS sembra voler essere solo un punto di partenza per la creazione di un vero e proprio laboratorio sociale dove sperimentare buone prassi per nuovi stili di vita.

Presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Mimmo Talarico, promotore della legge regionale n.23/2011 su GAS e GODO, l’assessore al welfare del Comune di Rende Maria Francesca Amendola, il consigliere comunale Massimiliano De Rose che ha fortemente sostenuto l’iniziativa. Ma protagonisti indiscussi sono stati i produttori (Chiappetta, Teresa, Carmine dell’Arcadinoè, ecc.) e le famiglie che hanno animato questo incontro con la curiosità e la voglia di mettersi in gioco per riscoprire, ricostruire e riconquistare uno spazio collettivo di vita quotidiana.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

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