Affido Familiare: Al Centro Diurno Minori di Avvia Ciclo di Seminari. A breve Istituzione di uno “Sportello Affido”

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RENDE (CS) – “Colora la tua vita e quella di un bambino con l’affido familiare” è il progetto di affido familiare avviato presso il Centro Diurno Minori del Comune di Rende. Una serie di incontri operativi per  avviare concretamente anche sul territorio rendese questa possibilità,   vista comunque come una necessaria situazione di “transito” inserita tra la famiglia d’origine e quella affidataria.
L’iniziativa è partita grazie alla collaborazione tra il servizio sociale del Distretto sanitario di Rende ed il Centro specialistico della Regione Calabria “La Casa di Nilla”di Catanzaro, gestita dalla Cooperativa sociale “Kyosei”, che si occupa della cura e tutela di minori in situazioni di abuso e maltrattamenti.
Tramite l’Associazione delle famiglie affidatarie e adottive della Calabria “Shamandura” si è avviato il processo formativo degli operatori coinvolti nell’affido.
Il ciclo di seminari si svolge presso il Centro diurno “Madre Teresa di Calcutta” resosi disponibile grazie alla collaborazione della responsabile Antonietta Salamina, gestito per conto del Comune di Rende, dalla Cooperativa sociale “Il Melograno”, che si occupa di minori che vivono in una situazione di temporanea difficoltà.
Tante le figure professionali presenti nella prima giornata di formazione. Dopo il saluto dell’assessore alle Politiche Sociali del comune di Rende Maria Francesca Amendola e della dirigente del Dipartimento Servizi Sociali dell’ASP Erminia Pellegrini che hanno inteso sottolineare tramite l’intervento l’avvio di una collaborazione fattiva delle Istituzioni coinvolte in prima persona in interventi di co-progettazione, si è dato inizio ai lavori presentando il programma nello specifico tramite l’introduzione di Giovanni Lopez, psicologo specialista in psicoterapia, responsabile dell’area clinica del Centro specialistico “La Casa di Nilla” e presidente della neonata Associazione “Shamandura” che ha provveduto alla stesura e all’organizzazione del progetto avvalendosi della preziosa collaborazione di Maria Pia Abate, Assistente Sociale e coordinatore del servizio sociale Distrettuale di Rende.
La giornata di formazione sugli aspetti giuridico–amministrativi sarà seguita da altri importanti appuntamenti finalizzati a delineare l’affido familiare trattandone le implicazioni psico-sociali, per giungere al primo importante tassello fondamentale a cui mira, tra i tanti obiettivi, il Progetto appena avviato: la formazione di uno Sportello Affido, una “finestra” sul territorio capace di creare una rete attraverso strategie di promozione e sensibilizzazione tra Servizi, strutture tutelari e famiglie affidatarie. Particolare interesse, nel corso dei quattro incontri, sarà posto alle testimonianze delle famiglie che porteranno all’attenzione dei presenti le personali esperienze di affido divenendo portavoce di bisogni e problematiche spesso lasciate inespresse.

Si va così a compiere un primo passo per la realizzazione dell’ampio progetto interistituzionale a tutela dei diritti dei minori, proposto dal Servizio sociale distrettuale, dal Distretto sanitario di Rende ed il Dipartimento dei Servizi Sociali dell’Asp di Cosenza, in collaborazione con l’Associazione “Shamandura” ed il Centro Specialistico della Calabria “La Casa di Nilla”, attuando una concreta e sinergica partecipazione di molti partner eccellenti: oltre al Servizio sociale del comune di Rende, la Cooperativa di solidarietà sociale “Il Melograno” e il Centro diurno di Rende “Madre Teresa di Calcutta”, parteciperanno alla realizzazione degli obiettivi in programma anche il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro e l’Università della Calabria, tramite una collaborazione di carattere scientifico che avrà lo scopo di dare vita a convegni, seminari, workshop e ricerca sociale afferenti al tema dell’affido.

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