Dopo le pre – celebrazioni dei giorni scorsi, con la presentazione di un video dedicato al centenario della camera del lavoro cosentina, gli interventi delle varie personalità cittadine e provinciali e gli scroscianti applausi misti a commozione, la festa continua. Dal palco, allestito per l’occasione, a parlare è ancora il segretario generale della Cgil bruzia Giovanni Donato, che inizia lanciando un messaggio a tutti i presenti:
“Non nascondo una profonda commozione in questo momento così importante per il nostro sindacato. Oggi, nel pieno rinnovarsi della natura, rinnoviamo per la centesima volta il nostro giuramento nei valori che celebriamo con la Festa del lavoro”.
Il segretario non può non affrontare i temi della crisi, già accennati nelle pre – celebrazioni, riferendosi sia all’esecutivo nazionale che a quello regionale:
“Chiediamo al governo Letta di cambiare radicalmente rotta rispetto a quelli che l’hanno preceduto, di adottare scelte chiare e tempestive per ripartire dal lavoro”. E ancora: “Siamo in piazza per dire all’amministrazione Scopelliti che non ne possiamo più di passerelle a Cosenza, mentre la Calabria arretra paurosamente. A fine mese, insieme a Cisl e Uil, organizzeremo una protesta unitaria sulla sanità”.
Conclude poi il suo intervento riproponendo i temi contenuti nel piano del lavoro e ricordando coloro i quali hanno contribuito alla crescita della Cgil bruzia. In rappresentanza del comitato dell’acqua pubblica, si da spazio al saluto di Alfonso Senatore e alle testimonianze di due giovani lavoratrici, Annarita Merenda, tirocinante presso il Tribunale di Cosenza ed ex lavoratrice in mobilità, che rivendica con forza la certezza del lavoro per i precari e Fabrizia Gallo, che è una dei tredici dipendenti della Lutirom licenziati “perché iscritti alla Fiom Cgil. “Se da una parte abbiamo bisogno di questo lavoro – dice la giovane – è anche vero che siamo coscienti che abbassando la testa non otterremo alcun risultato”.
A seguire abbiamo gli interventi di Michele Gravano, segretario generale della Cgil Calabria, che celebra quello da lui considerato come “un secolo di battaglie per la libertà, la democrazia e il lavoro”. Elena Lattuada, infine, dopo aver trattato le problematiche degli esodati, del finanziamento degli ammortizzatori sociali e di un fisco più equo, parla del lavoro di squadra:
“La storia della Camera del lavoro ci insegna che da soli non ce la si fa, che soltanto insieme si costruisce”
Dopo i contributi spazio alla musica con il concerto di Eugenio Bennato. L’artista napoletano porta a Cosenza il suo tour dal nome “questione meridionale”, tematica che si sposa alla perfezione con quelle della cgil bruzia.
“Tutto il mio percorso ruota intorno ai diritti di cittadinanza, soprattutto al Sud – commenta Bennato -. La musica dà un senso di appartenenza e rinascita. In questo senso la Calabria è depositaria di una tradizione straordinaria che oggi sta provocando il risveglio di migliaia di ragazzi”.
Prima del concerto il cantautore ha effettuato anche una visita alla sede della camera del lavoro di Cosenza. Non si poteva immaginare compleanno più bello per quella che viene considerata come una delle istituzioni più importanti del paese. Musica e cultura, un binomio che ha sempre successo.