Catanzaro – Sabato 6 Luglio, alle ore 9:30, nella sala convegni del T-Hotel Lamezia, si terrà il 9° Incontro di Epatologia organizzato dall’Ambulatorio di Epatologia del Distretto del Lametino. Il tema di questo Incontro riguarda l’epatite B, trattasi di un vero Focus su una problematica di attualità che rappresenta una patologia trasmissibile ad elevato impatto sociale i cui numeri in termini di incidenza e prevalenza devono far riflettere, nonostante la vaccinazione antiepatite B in vigore dal 1992 ha sicuramente ridotto l’incidenza. L’attualità della problematica è soprattutto legata alla incidenza della malattia nei cittadini stranieri, in particolare nei Comunitari, Bulgari e Rumeni, e nella popolazione cinese. Trattasi di cittadini provenienti da aree a forte endemia che, per motivi legati soprattutto alla difficoltà di accesso alle cure, non vengono adeguatamente studiati una volta giunti in Italia, costituendo quindi un grosso serbatoio di contagio considerata la trasmissibilità dell’infezione mediante i rapporti sessuali.
Nel corso dell’Incontro saranno affrontate le problematiche relative al management del paziente con epatite cronica B, la gestione delle complicanze quale l’epatocarcinoma, la gestione terapeutica dei soggetti immunocompromessi e trapiantati di fegato. La manifestazione scientifica è inoltre caratterizzata dalla tavola rotonda moderata dal Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro Dott. Prof. Gerardo Mancuso e dal Prof. Filipponi del Centro Trapianti di Pisa. L’argomento della tavola rotonda riguarda la presentazione del progetto sulla Rete Epatologica Calabrese, un documento redatto da un nutrito gruppo di Specialisti calabresi (Infettivologi, Gastroenterologi, Internisti, Epatologi e Microbiologi) che hanno ritenuto opportuno dare avvio alla costituzione di una Rete territoriale regionale con il compito di predisporre adeguate misure di prevenzione e controllo delle malattie epatiche, e di affrontare in maniera sinergica ed integrata le problematiche relative alle malattie del fegato, creando condizioni di omogeneità necessarie per una corretta e appropriata cura e per contrastare le diseguaglianze assistenziali e la frammentarietà dei servizi.
Ulteriore obiettivo della rete è quello di garantire un supporto gestionale diagnostico e clinico ai pazienti epatopatici nel pre e post-trapianto di fegato attraverso l’ausilio e il contributo di un Centro Trapianti che tuteli e prenda in carico i cittadini calabresi, evitando loro continui disagi.