Banche di Credito Cooperativo: ultimo baluardo calabrese nel credito

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COSENZA-13 BCC, 600 dipendenti, circa 22.000 soci. Questo rappresenta oggi la Federazione Calabrese delle Banche di Credito Cooperativo che registra, nel primo semestre 2013, una raccolta di circa 2 miliardi di euro e impieghi per 1,5 miliardi. In estrema sintesi, sono i dati forniti  dal neopresidente della Federazione regionale, Nicola Paldino, e dal direttore generale, Pasquale Giustiniani, nel corso di una apposita conferenza stampa.
“Le BCC rappresentano l’ultimo forziere di credito di proprietà dei calabresi. – ha detto Paldino – Non possiamo cancellare i problemi degli ultimi anni, ma ci impegneremo per far si che le banche rimaste riprendano la capacità di stare in piedi senza bisogno di tutoraggi esterni. Continueremo ad operare basandoci sulla tenacia dei calabresi, consentendo ai loro risparmi di creare occupazione in Calabria. Dal 2008 ad oggi, pur in presenza della crisi, le nostre banche hanno continuato a dare lavoro assumendo 99 giovani e finanziando l’economia reale.
Nell’immediato futuro – ha concluso il presidente della Federazione – lavoreremo perché le BCC calabresi possano difendere al meglio le attuali quote di mercato e ci dedicheremo alla concretizzazione di almeno due fusioni che portino a meglio presidiare le provincie di Vibo e di Crotone”.
“Per meglio comprendere quanto hanno fatto le BCC in questi anni di crisi – ha detto il direttore generale della Federazione, Pasquale Giustiniani – bisogna guardare alle quote di mercato. Le BCC calabresi pesano per il 5,96% sulla raccolta regionale, mentre la quota di mercato sugli impieghi è di molto superiore, attestandosi al 7,19% degli impieghi bancari in Calabria. Questo sforzo, naturalmente, – ha sottolineato il direttore generale – ha comportato anche un aumento delle sofferenze, ma si tratta di un dato che le BCC hanno affrontato consapevolmente, facendosi carico delle difficoltà dei territori in questi momenti di crisi. Per meglio fronteggiare la situazione, le BCC calabresi hanno alzato la percentuale di copertura sulle sofferenze al 67,9% (a fronte del 45,6% delle BCC nazionali e del 55% del sistema bancario nazionale). Le nostre BCC – ha concluso Giustiniani – hanno rafforzato anche i coefficienti patrimoniali di Basilea 2, gli ormai famosi Total Capital Ratio e Tier 1 Capital ratio, portati rispettivamente al 19,7% e al 16,5% contro il 13,8% e 11,1% del sistema bancario nazionale”.

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