Cittadini liberi contro la ‘ndrangheta

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il giorno che non c'è

il giorno che non c'èDue marce attraverseranno la Calabria in questi giorni, due cortei di cittadini e associazioni che si ribellano al potere della ‘ndrangheta.

A Lamezia Terme si sfila il 29 febbraio, data appositamente scelta dagli organizzatori per la sua rarità: “Abbiamo pensato che la lotta alla ‘ndrangheta non deve essere una ricorrenza o una celebrazione, ma deve essere costruita e rafforzata attraverso un movimento culturale che riesca a smuovere le coscienze dei cittadini, che convinca la gente per bene, insomma, che la ‘ndrangheta è una grave malattia che va sconfitta facendo così prevalere la libertà e la democrazia. Abbiamo scelto mercoledì 29 febbraio 2012 per affermare la voglia di riscatto di una Città, di una Terra spesso costretta a piegarsi al potere ‘ndranghetista, perché il prossimo anno non esisterà un 29 febbraio, perché così facendo non correremo il rischio che questo evento diventi una ricorrenza da celebrare”. La manifestazione prende il nome de “Il giorno che non c’è”, il giorno in cui ci si può immaginare liberi dalla mafia, il giorno che ci si auspica, ma per il quale ancora bisogna lottare, esporsi, rischiare, far sentire la propria voce e soprattutto il proprio coraggio. Una partita che si gioca ogni giorno non tanto, o non solo, attraverso proclami, ma che si concretizza in scelte quotidiane di legalità e resistenza alla prevaricazione mafiosa.

La manifestazione diventa anche occasione per dimostrare vicinanza alla Comunità Progetto Sud, che proprio nei giorni scorsi è stata vittima dell’ennesimo attentato intimidatorio. Un colpo di pistola infatti è stato esploso contro la finestra della cucina del centro “Dopo di noi”, una delle strutture della Comunità in un edificio confiscato alla cosca Torcasio, in cui sono ospitati disabili per progetti di inserimento sociale e acquisizione di maggiore autonomia.

 

Il 1 marzo invece sono di scena la Locride e il Consorzio Sociale Goel. Un altro pezzo di Calabria fortemente martoriato dallo strapotere mafioso, un altro manipolo di cittadini che non si arrende e non vuole piegare la testa.

L’Alleanza con la Locride e la Calabria è un organismo nato nel 2008 per promuovere ed incentivare “la libertà e la democrazia in Calabria opponendosi alla ‘ndrangheta e alle massonerie deviate tramite la partecipazione attiva e il mutualismo cooperativo ed economico” . Sostenuta da circa 750 enti e più di 3000 persone in tutta Italia, l’Alleanza organizza annualmente la manifestazione del 1 marzo per mantenere viva l’attenzione sui temi della legalità e del contrasto alle mafie.

E dopo Locri, Crotone, Reggio Emilia e Villa San Giovanni, quest’anno la scelta è ricaduta su Caulonia, teatro del recente atto intimidatorio subito dal Gruppo Cooperativo Goel al Ristorante Culturale multietnico in Contrada Carubara, che sarà inaugurato solennemente proprio in questa occasione.

Un filo rosso di onestà e voglia di riscatto, dunque, che ha le mani e il volto di calabresi liberi e coraggiosi. Persone che con il proprio lavoro testimoniano la volontà di rimanere in questa regione e di restituirle la bellezza e la dignità che merita.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

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