Esperienze di legalità: Summer School GIA’ Libera 2013

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SAN LEONARDO DI CUTRO (KR) – Nell’attuale contesto socio-economico che caratterizza il meridione con alti tassi di disoccupazione e di emigrazione dei giovani, ed un potere forte e opprimente delle organizzazioni mafiose che condiziona lo sviluppo, c’è ancora chi ha il coraggio di levare una voce contraria, una voce che da speranza. Con la Summer School GIA’ (giovani, imprenditoria, innovazione) Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie intende fornire strumenti per lo sviluppo di idee, per dare gambe ai sogni.

Dopo la tappa siciliana e prima di quelle campana e pugliese, in questi giorni, dal 23 al 29 settembre è il turno della Calabria. Una decina di ragazzi e ragazze sono riuniti presso il Centro educazione legalità ed ambiente, in località San Leonardo di Cutro (KR), per provare a costruire insieme un pezzo del loro futuro. Ad un passo dal mare stanno vivendo una settimana intensa di convivenza e formazione per stimolare la loro creatività imprenditoriale. Momenti di approfondimento e di studio sulle tematiche legate alla progettazione e al riutilizzo dei beni confiscati si intrecciano alle esperienze concrete e tangibili di realizzazione di un’idea. Tra gli esempi virtuosi i giovani hanno infatti la possibilità di vedere e conoscere le attività del Progetto Policoro o della cooperativa Terre Joniche, realtà attive sul territorio calabrese che riescono a coniugare i valori di giustizia e legalità con capacità produttive e commerciali. La dimostrazione che può esserci un’alternativa alla fuga dalle proprie comunità o all’asservimento al potere costituito.

La Summer School diventa così un momento di aggregazione in cui mettere sotto la lente d’ingrandimento i propri desideri e conoscere gli strumenti più indicati per poterli toccare con mano. Una cassetta degli attrezzi di nozioni teoriche e buone prassi che, utilizzata con determinazione e coraggio, può restituire fiducia a quanti si lasciano frenare dagli ostacoli che trova sul proprio cammino. Un mettersi alla prova con la convinzione di non essere soli, ma di poter contare su una fitta rete di relazioni. A partire magari dalle amicizie che si instaurano in questi giorni di vita in comune: scambiarsi pensieri ed esperienze tra un letto da rifare e una pentola da lavare.

Ad incoraggiare questo percorso di approfondimento sono funzionali anche i partner dell’iniziativa. Università, Prefettura, Camera di Commercio, Unioncamere, organizzazioni di terso settore sono soggetti attivi in questo processo di ricostruzione della speranza.

Perché una terra che si svuota delle mani e delle menti dei propri cittadini è destinata ad un impoverimento irreversibile. Togliere il potere economico dalle mani della criminalità per trasferirlo in quelle di giovani capaci, volenterosi e ben formati è l’unica strada da imboccare per uno sviluppo effettivo e duraturo.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

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