Giovani e legalità: divertirsi imparando a rispettare le regole

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COSENZA – Proprio in questi giorni in cui si fa memoria delle vittime di mafia e si parla tanto di legalità, c’è chi interviene con gesti concreti e legati alla quotidianità.

Un impegno che ha visto oggi i suoi frutti alla Città dei Ragazzi con la manifestazione conclusiva del progetto “Giovani e Legalità. La rete amica… nel mare della legalità” realizzato nelle scuole della provincia da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie con la collaborazione della Prefettura di Cosenza, della Camera di Commercio, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, della Fondazione Carical, delle associazioni Proteo Fare sapere e Ludus in Fabula Onlus.

Un percorso che si è snodato nell’arco di un anno scolastico di attività e ha coinvolto bambini e bambine, ragazzi e ragazze dalle scuole primarie agli istituti superiori. Un’analisi attenta e partecipata che ha guidato i giovani protagonisti nei meandri della nostra carta costituzionale e del vivere civile secondo le regole e le leggi. Un cammino di riflessione vivace e puntuale supportata da strumenti utili ed efficaci, come il gioco da tavolo “Cittadini. La sfida quotidiana alla legalità” e l’opuscolo illustrato di Anna Sarfatti “La Costituzione raccontata ai bambini”.

Circa 700 gli alunni e le alunne che, in rappresentanza delle proprie scuole, hanno riempito e ravvivato gli spazi della Città dei Ragazzi, dividendosi nei tre cubi colorati in base alle attività da svolgere.

Il cubo giallo ha ospitato la tavola rotonda istituzionale a cui hanno partecipato i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto, tra cui il prefetto Cannizzaro, il presidente della Camera di Commercio Gaglioti, il coordinatore calabrese di Libera Nasone, nonché il presidente della Fondazione Carical Bozzo, il presidente di Confidustria Mazzuca, il responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale Penta, il vicepresidente di Proteo Fare sapere Lopez, coordinati da Arcangelo Badolati.

E mentre nel cubo giallo gli adulti si confrontavano sui temi della legalità e del rispetto delle leggi, sviscerando l’importanza di educare le nuove generazioni e trasmettere loro le basi fondamentali per una società più giusta, gli altri due cubi sono stati invece teatro delle performance preparate dai veri protagonisti di questa iniziativa e del progetto intero.

Il cubo azzurro infatti è stato dedicato ai più piccoli e alla mostra “I diritti e i doveri raccontati dai bambini”, ovvero disegni, scritti, lavori artistici realizzati dagli studenti delle scuole primarie sulla Costituzione. Il cubo rosso invece è stato attrezzato per un avvincente torneo interscolastico: 6 tavoli da gioco, 18 squadre e un unico obiettivo vincere la sfida della legalità di “Cittadini”. Presentato anche il blog nato dalla realizzazione del progetto.

Tanta la partecipazione e tanto anche l’entusiasmo, a dimostrazione che i gesti concreti e l’esempio visibile delle buone opere valgono più di molte parole. Perché l’educazione alla legalità passa attraverso l’educazione delle coscienze e formare le coscienze delle nuove generazioni significa costruire società più libere e più consapevoli.

 

 Mariacristiana Guglielmelli

 

 

 

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