Il Trekking? È possibile farlo anche in città

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Il tempo ieri ha retto fino alle 19,30 per permettere lo svolgimento di una manifestazione fortemente voluta, e apprezzata, dal Comune di Cosenza. Dopo la Faimaraton la città dei Bruzi si è infatti preparata alla “Giornata del Trekking Urbano”, giunta ormai alla sua nona edizione nazionale con comune capofila la città di Siena. Un evento caratteristico a cui, tra l’altro, ogni anno si vanno ad aggiungere sempre nuove città che desiderano far conoscere i luoghi principali d’interesse. In questa edizione si è arrivati a contare trentatré città che hanno aderito, con grande entusiasmo, alla manifestazione diventata un momento di ritrovo e condivisione. Un’occasione ghiotta, dunque, per staccare la spina dal solito tran tran quotidiano e osservare la propria città da un nuovo punto di vista; basta macchine, ansia da parcheggio, imprecazioni e lunghe attese ai semafori, la città può essere vissuta in altri modi che, tra l’altro, fanno bene alla salute perché rilassano e combattono lo stress da “traffico”.

Il Trekking, che di solito si svolge su percorsi naturali e non molto agevoli, è sbarcato anche in città e tra palazzi, monumenti, cattedrali, parchi ha permesso ai partecipanti di coniugare movimento e cultura; due attività certamente diverse ma indubbiamente salutari sia per il fisico che per la mente. Anche i cosentini ieri hanno posteggiato la propria macchina in garage e indossato le proprie “scarpettine” da trekking per assaporare in un modo completamente nuovo la città.

Nella città dei Bruzi si è partiti dal Parco delle Rimembranze e, attraversando varie tappe scelte accuratamente dal Comune di Cosenza, si è giunti fino a Piazza Amendola dove, i partecipanti, hanno assistito all’esibizione degli allievi del Conservatorio Giacomantonio. L’intero percorso è stato anche animato dal cantastorie William Gatto che ha decantato la storia della città sin dalle sue origini.
Con la Giornata del Trekking Urbano si sono anche dissipate le belle giornate, ora tutti saranno impegnati nel cosiddetto cambio stagione nella speranza di potersi coprire al meglio e ripararsi dal freddo pungente. Con quest’ultima manifestazione svoltasi all’aria aperta è dunque arrivato il momento di pronunciare un caloroso arrivederci al sole e un glaciale benvenuto alla pioggia.

Annabella Muraca

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