COSENZA – Una partita tra il Cosenza Calcio di Manolo Mosciaro e una squadra di migranti che abitano nei capannoni di via Popilia; un’assemblea cittadina su tematiche di grande attualità come il business dell’accoglienza, la condizione dei rifugiati e la questione del campo rom di Vaglio Lise.
E poi libero accesso ad internet per tutta la fiera di San Giuseppe, ambulatorio popolare, servizio di consulenza legale, dormitorio e un piatto caldo self service per ambulanti e migranti che passeranno dalla nostra città in quei giorni. Inoltre, un pezzetto di fiera sarà riservato ad associazioni, produttori equi e solidali, liberi artigiani.
Questo e molto altro sarà da venerdì 15 a martedì 19 marzo FERA ARA MMERSA, l’accoglienza dal basso nell’area del parco sociale tra viale Mancini e via Popilia, organizzata quest’anno da una brigata spontanea formata da liberi cittadini, Casa dei Diritti Sociali, Rete Economia Solidale Utopie Sorridenti, Cooperativa Sociale Soccorso Speranza, Centro Culturale Arahma, Studenti Medi, C.P.O.A Rialzo, Radio Ciroma, La Terra di Piero, Ultrà Cosenza Curva Sud e casa editrice Coessenza. Le manifestazioni che si svolgeranno saranno incentrate sui temi del rispetto della dignità umana e dell’ambiente, della produzione e del consumo critico, solidale, sostenibile ed a rifiuti zero. La cucina sarà curata dai migranti stessi. Gli alimenti, rigorosamente locali, proverranno dalla rete di agricoltori partecipanti alla FERA ARA MMERSA.
La partita amichevole tra Lupi e rifugiati è in programma per mercoledì 13 alle ore 15 nello stadio San Vito. Sarà un’occasione per ripensare il football come evento d’incontro tra culture differenti, nella migliore tradizione del calcio cosentino.
L’assemblea cittadina, che avrà per titolo “Quando l’accoglienza diventa business? Sbrogliamo sta matassa!”, si svolgerà invece venerdì 15 alle 18 nei locali del C.P.O.A. Rialzo di viale Mancini/via Popilia. Si parlerà anche della recente tragedia dei tre migranti morti asfissiati e carbonizzati nella casa diroccata in cui avevano trovato riparo dal freddo. E si farà riferimento ad altri casi riguardanti diversi territori della Calabria, come i lavoratori immigrati di Sibari e la tendopoli di San Ferdinando. L’assemblea, che sarà moderata da Francesco Caruso, vuol essere un momento per far emergere contraddizioni, per sviluppare una dialettica forte e un confronto fra differenti posizioni. Sarà dunque un’occasione di dibattito reale, un luogo per capire dove comincia il business e finisce l’accoglienza. A tal fine, non si può che parlare con i diretti interessati: i migranti e coloro che vivono a stretto contatto con loro ogni giorno, le associazioni e gli enti.