RENDE (CS) – Uno degli effetti più devastanti di questa crisi economica che continua ad avanzare spedita sono gli aumenti che interessano oltre che i costi della benzina anche i prezzi dei beni alimentari e a farne le spese oltre che i consumatori sono soprattutto i produttori.
Ma uno dei modi per sconfiggere quest’aspetto della crisi è fare in modo che le due categorie possano venirsi incontro, annullando le spese del trasporto e della gestione delle merci in modo tale da garantire più risparmio per il consumatore e maggiori opportunità per i produttori.
Questo è l’obiettivo di Agrimercato di Campagna Amica ossia un’associazione che riunisce tutti gli imprenditori agricoli aderenti a Coldiretti i quali svolgono un’attività di vendita diretta ovvero senza alcun tipo di intermediazione.
L’obiettivo di Campagna Amica si concretizza nei mercati dove il consumatore acquista direttamente dal produttore, avendo la garanzia di portare in tavola prodotti del territorio di elevata qualità, conoscendone l’origine.
Dalle ore 10,00 di sabato 6 ottobre in piazza Falcone-Borsellino l’Agrimercato arriva anche a Rende grazie a un importante sodalizio tra l’Amministrazione comunale e la Coldiretti Cosenza e a presentare questa mattina l’iniziativa presso la sala di rappresentanza del municipio sono stati il Sindaco Vittorio Cavalcanti, il Presidente Provinciale Coldiretti Pietro Tarasi e il Direttore Francesco Manzani.
Il Direttore Manzani da inizio alla conferenza spiegando che quella di Rende è un’iniziativa che fa parte di un progetto molto più ampio che coinvolge più di 200 mercati in tutta Italia, un progetto nobile che non guarda solo all’aspetto economico ma che ha una valenza soprattutto sociale perché oltre a stabilire immediatamente un rapporto di fiducia tra consumatore e produttore, determina anche dei notevoli benefici ambientali, perché trattandosi di prodotti a km 0 diminuisce il consumo di energia e di conseguenza minore sarà l’inquinamento generato dagli spostamenti delle merci sulle strade.
Il Presidente Provinciale Coldiretti Tarasi continua parlando del progetto non solo in termini di vendita di prodotti ma sottolineandone l’ideologia che vi è dietro, ovvero quella del desiderio di un ritorno alle origini, valorizzando i prodotti del territorio che diventano un’alternativa sicura di consumo.
Il sindaco Cavalcanti conclude col dire che “l’area urbana comincia dall’agricoltura”, visibilmente entusiasta insiste sulla necessità di credere nella crescita di questo progetto partendo con 2 mercati mensili, quello del primo e del terzo sabato di ogni mese, ma cercando di arrivare a un appuntamento settimanale e magari in forma itinerante nel centro storico.
Il settore agricolo è quello che meglio sta resistendo alla crisi, perché immune alla delocalizzazione e perché il Made in Italy, in un’epoca come la nostra dove niente è più unicum ma tutto è riproducibile, può essere rintracciato solo nell’agricoltura e partire dalla certezza del cibo calabrese significa non solo tentare di superare la recessione ma garantire anche un futuro alla nostra terra.
Gaia Santolla