L’educazione continua oltre le aule scolastiche

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COSENZA – Cresce in città la rete tra istituzioni e terzo settore. Si stringe il legame tra scuola e associazioni per promuovere percorsi di educazione e di crescita dei giovani. È stato firmato infatti in questi giorni un accordo di collaborazione tra il Liceo Scientifico E. Fermi e la cooperativa sociale “Arcadinoè” per trasformare le ore di sospensione dalle attività curriculari in servizio di volontariato. Attraverso questa intesa studenti e studentesse sottoposti a provvedimento disciplinare potranno prestare la loro opera contribuendo allo svolgimento delle normali attività della cooperativa, sotto la supervisione di un educatore.

L’impatto educativo di questa proposta è molto incisivo, così come già evidenziato negli anni precedenti dall’esperienza fatta con l’Istituto d’Istruzione Superiore Mancini.

L’Arcadinoè è una realtà di riferimento importante nell’ambito della disabilità. Una comunità che ha fatto dell’accoglienza la sua parola d’ordine, puntando molto sul riconoscimento delle diversità e sulla valorizzazione delle unicità di ciascuno. Attraverso percorsi di acquisizione dell’autonomia e di integrazione sociale si punta a raggiungere reali opportunità lavorative per coloro che risultano spesso emarginati dalla società. I laboratori artigianali, l’agricoltura sociale, le attività sportive e le diverse iniziative proposte sono tasselli di un unico grande progetto in cui ciascuno trova e riconosce il proprio ruolo.

“La scuola, in quanto comunità educante, – ha dichiarato la dirigente del Liceo Scientifico, Michela Bilotta – ha il compito di promuovere e diffondere la cultura della cittadinanza attiva e lo spirito della solidarietà. E come tale deve essere in grado di accompagnare i giovani nella loro crescita. È una comunità che non vuole certo allontanare da sé coloro che deviano dai percorsi consueti, ma che anzi deve trovare gli strumenti idonei per recuperare quanto più possibile i propri ragazzi. In questo senso ritengo che l’accordo stipulato con l’Arcadinoè sia un valido supporto per la formazione dei giovani e per la loro crescita”.

“Il nostro intervento – spiega il presidente Alessandro Scazziota – vuole essere di supporto alla scuola, soprattutto per affrontare con la dovuta attenzione quei casi di ragazzi difficili e in qualche modo deboli. Quei ragazzi, in particolare, che nella fragilità della fase adolescenziale, manifestano segni di disturbi comportamentali. L’accoglienza presso la nostra struttura e l’accompagnamento nelle attività da svolgere sono esperienze di crescita, intese sotto un’ottica riabilitativa e non certo punitiva”.

Gli studenti che incrociano questi percorsi non possono che trarre beneficio dall’esperienza di volontariato che viene loro proposta. Un’esperienza che consente ai ragazzi di incontrare e conoscere l’Altro. Un Altro che è al di fuori della cerchia dei propri amici e che rappresenta quindi una novità e una scoperta. Un incontro che è servizio, che è mettersi in gioco. Un incontro che è confronto con la diversità. Un percorso che si intreccia anche con una dimensione più pragmatica di acquisizione di competenze e di confronto con il lavoro e con una innovativa idea di imprenditorialità.

Mariacristiana Guglielmelli

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