Mammachemamme, una splendida realtà

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COSENZA – Cecilia, Erika, Annamaria, Ilaria e Samuela, cinque donne, cinque professioniste ma soprattutto cinque mamme che hanno deciso di mettere a disposizione del territorio cittadino la loro professionalità ed esperienza fondando, poco più di un anno fa, l’Associazione culturale no profit Mammachemamme.

Un’Associazione che nasce dal desiderio e dall’ambizione di diventare un vero e proprio punto di riferimento per le mamme dalla gravidanza in poi, attraverso l’incontro e il confronto. Emozioni, pensieri e condivisione sono le parole chiave di un progetto che ha a cuore il benessere delle madri, dei bambini e quindi della famiglia, un cantiere di idee per affrontare quella fase di cambiamento che si vive durante il passaggio donna-mamma, perché l’esperienza della maternità è meravigliosa, e ora più che mai un privilegio, ma è anche un viaggio molto impegnativo, soprattutto se vissuta in solitudine senza il supporto di una rete di sostegno in grado di offrirti il silenzio e l’ascolto. Per saperne di più abbiamo incontrato il Presidente dell’Associazione Mammachemamme e Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale Cecilia Gioia.

Come nasce l’idea di istituire Mammachemamme?

L’idea nasce da mio figlio, il secondogenito nato con alcuni problemi fisici, non gravi ma che comunque mi hanno fatto vivere un post partum un po’ travagliato e doloroso ma sapevo che dal dolore poteva uscirne fuori qualcosa se solo lo avessi trasformato in forza e per questo nel 2011 ho deciso di creare la pagina Facebook di Mammachemamme, nome deciso mentre allattavo mio figlio, e poi nel maggio 2012 l’Associazione vera e propria. L’unica al momento riconosciuta in Calabria dall’O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna.

In quest’anno di attività quali sono state le principali iniziative che avete portato avanti?

Sono state diverse, prima fra tutte il nostro fiore all’occhiello, il corso di 450 ore per Assistenti Domiciliari all’Infanzia (ADI) per formare baby sitter e tate competenti che abbiamo tenuto all’Università della Calabria grazie al Preside Raffaele Perrelli che ci ha messo a disposizione non solo le aule ma anche il supporto dei docenti e alla Provincia di Cosenza, settore Formazione, e che ripartirà a novembre, le consulenze gratuite per l’allattamento, la fascioteca “Coccole in fasce” un luogo dove poter noleggiare le fasce che mettiamo a disposizione delle mamme, alcune delle fasce di cui disponiamo  sono state donate dall’Associazione Mamme di Peter Pan e hanno una particolarità sono cucite da loro, altre ci sono state donate da Annamaria Bubamara una grande sostenitrice del babywearing. Altre iniziative sono il Mammafit la ginnastica per le neo mamme da fare in compagnia dei propri bambini con l’ausilio del passeggino o del marsupio, supporto psicologico ai genitori che hanno subito un lutto perinatale, noi come Associazione siamo il solo centro di riferimento per le famiglie in merito, offriamo supporto psicologico e promuoviamo gli aspetti culturali e scientifici della psicologia perinatale in convenzione con CiaoLapo OnLus, l’unica Associazione scientifica-assistenziale presente in Italia per la tutela della gravidanza a rischio e della salute perinatale. Poi ancora la realizzazione di un corto-documentario, grazie all’aiuto della Cooperativa i Pagliassi, diretto da Nicola Labate e montato da Serena Bucca con le mamme realmente seguite da noi come protagoniste, un progetto ancora attivo “Le nuove trame” che coinvolge la sezione femminile della Casa Circondariale di Castrovillari, laboratori per i papà, laboratori interculturali con la partecipazione attiva di una scuola di Cosenza e tante altre ancora.

Samuela, Cecilia, Annamaria, Ilaria, Erika

Qual è stato il riscontro avuto da parte delle altre mamme?

Il riscontro è stato più che positivo, il problema è che non ci sono mai abbastanza soldi e le nostre risorse economiche non sono inesauribili.

Secondo lei la nostra città può essere definita family friendly?

Ci sono delle buone realtà, delle buone strutture, sicuramente c’è un’apertura però bisogna fare ancora tanto.

Nonostante il vostro contributo sia fondamentale avete una sede ancora in costruzione, vi spostate appoggiandovi a chi è disposto a offrirvi ospitalità, c’è qualcosa che vorreste chiedere alle istituzioni?

Si, abbiamo bisogno di aiuto e le istituzioni devono nutrire realtà di questo tipo. E’ vero abbiamo appena un anno di vita ma abbiamo fatto già tante cose sul territorio e questa potrebbe essere una piccola garanzia. Il nostro sogno sarebbe quello di aprire uno sportello gratuito per le mamme e per le donne ma al momento ci basterebbe anche uno solo uno spazio dove poter realizzare i nostri progetti. Il fasciatoio ce lo portiamo noi.

I riferimenti dell’Associazione Mammachemamme sono:

www.mammachemamme.org

info@mammachemamme.org

Fb e Twitter mammachemamme, telefono: +39 3935150628    +39 3392284461, indirizzo G. De Rada 58/B-87100 Cosenza

Gaia Santolla

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