Nascosto al mondo, presente nei cuori. Grazie Santo Padre!

0
448

ROMA – Il 28 febbraio 2013 alle ore 17, Papa Benedetto XVI ha lasciato la sede pontificia in Vaticano per raggiungere Castel Gandolfo dove vivrà nei prossimi mesi e, alle ore 20, il soglio petrino è rimasto vacante. Un evento straordinario che, per la prima volta nella storia degli ultimi secoli, ci consente di rivolgere direttamente a Lui il nostro grazie con affetto e stima e di augurarGli lunga vita pur nel nascondimento dal mondo.

A circa otto anni dall’inizio del Suo pontificato, il Santo Padre sceglie la “parte migliore” nella meditazione e nel raccoglimento accanto a Gesù, per poter servire la Chiesa in una vita dedicata alla preghiera, vera fonte di comunione con Cristo Redentore.

Il Papa che avevamo imparato a conoscere e ad amare per la Sua particolare delicatezza nei modi e per la fermezza delle idee, il Papa “teologo” ci lascia una lezione di vita rivoluzionaria e si “ritira sul monte”, ma, assicura, “resterà sempre con noi e pregherà per la Chiesa, l’Italia, il mondo”.

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) nel salutare il Pontefice con affetto filiale invita a non disperdere il ricco patrimonio del Suo alto Magistero e a recuperare motivi di sostegno e sollecitazione all’impegno di ciascuno attraverso la memoria di tanti insegnamenti e la reinterpretazione di un breve, quanto intenso pontificato.

L’appello che appare più pressante per noi educatori è quello di sviluppare una mentalità libera e responsabile, di credere e difendere la dignità della vita umana, dismettere i panni di “predicatori” per divenire sempre più testimoni credibili.

Grazie Santo Padre! Il Signore Le conceda di vivere giorni sereni e fecondi di Grazia in comunione con la Chiesa e la comunità dei credenti che, oggi, si colloca in una dimensione certamente nuova, ma non per questo meno reale.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here