Nuovo incontro dell’Ass. Piazza con i Sindaci del Distretto Socio-Assistenziale n.1 e l’ASP

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COSENZA – Aumentare il numero delle persone anziane non autosufficienti cui prestare assistenza e la qualità dei servizi. Un obiettivo strategico previsto dal “Piano di Azione e Coesione” sul quale punta molto il Comune di Cosenza che ha il ruolo di capofila.

Un nuovo step del processo di elaborazione dei progetti comuni e del programma di azioni utili alla formulazione di una serie di interventi concreti è stato segnato questa mattina dall’incontro promosso alla Casa delle Culture dall’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Manfredo Piazza con i Sindaci del Distretto Socio-Assistenziale n. 1 di Cosenza e l’ASP.

Al tavolo della discussione, presenti per il Comune di Cosenza l’Assessore Piazza e la Dirigente del Settore Welfare Filomena Redavide. A rappresentare l’ASP, il Direttore del Distretto Sanitario Cosenza-Savuto, dott.Antonio Perri, la Dirigente Coordinatrice dei Servizi Sociali, Dott.ssa Erminia Pellegrini, e la dott.ssa Lidia Pecoriello, coordinatrice delle CDI (cure domiciliari integrate).

In platea i Sindaci di Spezzano della Sila Tiziano Gigli, di Zumpano Maria Lucente, di Aprigliano Gabriele Perri e i rappresentanti dei comuni di Celico, Lappano, Serra Pedace, Rovito, Trenta, Mendicino, Carolei, Cerisano e Dipignano.

L’incontro di questa mattina è stato il secondo programmato dall’Assessore Piazza dopo quello di fine luglio, nel corso del quale era stata evidenziata l’esigenza, di carattere primario, di acquisire da ogni comune i dati relativi ai servizi erogati alle persone anziane non autosufficienti. E i rappresentanti delle amministrazioni che fanno parte del distretto socio-assistenziale n.1 hanno consegnato, nel corso dell’incontro, i dati richiesti al comune capofila.

“I dati sono fondamentali – ha esordito l’Assessore Piazza – per conoscere, per ogni Comune, quali sono le persone della popolazione anziana che fruiscono dei servizi, qual è il fabbisogno e quali le domande inevase. Dobbiamo realizzare il Piano degli interventi per delineare un programma che preveda l’utilizzo dei fondi a disposizione e disegnare l’assistenza a favore degli anziani non autosufficienti per i prossimi tre anni.”

Piazza ha tenuto a sottolineare che la Regione Calabria, con apposito atto deliberativo, ha indicato il Comune di Cosenza come soggetto capofila, che deve , però, interagire in cooperazione con gli altri comuni per la realizzazione di progetti condivisi. “Nelle linee guida della Regione – ha detto ancora Piazza – l’obiettivo indicato come prioritario è l’aumento numerico delle persone cui assicurare assistenza, posto che in Calabria il livello di assistenza è al di sotto della media nazionale ed è pari circa al 50% del fabbisogno.” A questo proposito l’Assessore Piazza ha auspicato un miglioramento sia quantitativo che qualitativo per colmare il gap che separa la Calabria, ma anche le altre regioni dell’Obiettivo Convergenza (Basilicata, Puglia e Campania), dal resto del Paese.

Il titolare della delega al welfare del Comune di Cosenza ha chiari gli obiettivi:  arrivare ad offrire servizi il più possibile completi, integrati e innovativi, guardando ad un utilizzo sempre più diffuso delle nuove tecnologie e ad un personale da riqualificare anche attraverso una specifica formazione. Per Manfredo Piazza, tenendo in debita considerazione la tipizzazione delle esigenze delle singole amministrazioni comunali, va individuato un filo conduttore comune. “Uno degli obiettivi significativi del Piano di Azione e Coesione – ha aggiunto l’Assessore – resta quello di puntare ad un’assistenza domiciliare integrata o, per meglio dire, alle cure domiciliari integrate, le cosìddette CID, con lo scopo di assicurare alla comunità un servizio che sia in grado di garantire appropriatezza dell’intervento e risparmio economico, attraverso una corretta individuazione del bisogno.”

L’assessore Piazza ha sottolineato inoltre l’esistenza di un finanziamento per il PUA (Punto Unico di Accesso) che è stato utilizzato parzialmente e che necessita di un nuovo impulso, collegandosi al Piano di Azione e Coesione e rappresentando un importante strumento per consentire agli anziani che versano in condizioni di bisogno  di accedere ad informazioni dettagliate sui servizi socio – sanitari erogati sul territorio e di ottenere assistenza e sostegno in ognuno dei Comuni del proprio distretto socio – sanitario.

L’incontro di questa mattina ha fatto registrare, tra gli altri, gli interventi del Sindaco di Spezzano della Sila Tiziano Gigli che ha parlato di “passi significativi”, in linea con quanto l’Amministrazione da lui guidata va facendo nell’affrontare le situazioni di marginalità sociale riconoscendo al terzo settore dei “notevoli punti di forza e un significativo  dinamismo”. Per Gigli “il cambio di passo può essere determinato dall’assistenza domiciliare integrata rispetto alla quale esiste nel territorio un buon livello di progettualità”. Nella discussione è intervenuta anche la dottoressa Lidia Pecoriello, coordinatrice delle CDI (cure domiciliari integrate) dell’Asp di Cosenza. “Nel Piano di Azione e Coesione – ha detto la Pecoriello – devono confluire tutte le iniziative preesistenti per dare la giusta risposta ai bisogni ed ottenere interventi appropriati.” La coordinatrice delle CDI ha sollecitato un ricorso sempre più ampio alle nuove tecnologie, a cominciare dal funzionamento a pieno regime del PUA che “riguarda – ha detto – tutti i soggetti sociali. La tecnologia – ha aggiunto – semplifica i processi e snellisce le procedure”. Per la Pecoriello “è importante arrivare ad una concreta concertazione tra i Comuni, mentre a Cosenza, città capofila, deve essere riservata l’interlocuzione con il distretto per pervenire ad un accordo di programma”.

Prossimamente sarà convocata una nuova riunione con le associazioni del volontariato e con i sindacati anche perché l’Assessore Piazza ha evidenziato “la necessità di un dialogo sempre più serrato con l’ASP che non può prescindere dall’ascolto del mondo del terzo settore, ma che deve pervenire in tempi brevi all’elaborazione dei programmi per rispettare la scadenza del 12 dicembre.”

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