Presentati a Palazzo dei Bruzi i festeggiamenti del S.S.Crocifisso

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COSENZA – Sobrietà, recupero della tradizione e dei valori di una volta e tanta solidarietà, nel contesto speciale dell’Anno della Fede.

Sono queste le parole d’ordine della Festa del S.S.Crocifisso presentata questa mattina in una conferenza stampa tenutasi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi e che ha visto la partecipazione del Sindaco Mario Occhiuto, dell’Assessore alla solidarietà e coesione sociale Alessandra De Rosa, di padre Marcellino Villella, Superiore e Rettore del Santuario del S.S. Crocifisso, del direttore della  Fondazione “Casa S. Francesco d’Assisi Onlus”, Pasqualino Perri, coordinatore del gruppo di volontari che si occupano dell’organizzazione della Festa e di Loredana Saturno Imbrogno, Presidente dell’Associazione “Italiana Servizi” che ha organizzato, nell’ambito della manifestazione, la Festa della Pasta.

Le celebrazioni della Festa del Crocifisso che vanta una tradizione plurisecolare, risalendo le sue origini alla prima metà del 1600, corrono anche quest’anno sul doppio binario del programma religioso e delle manifestazioni di piazza, per la prima volta, queste ultime, prolungate fino a domenica 5 maggio.

L’importanza della Festa è stata sottolineata da padre Marcellino Villella. “L’uomo oggi avverte – ha detto in conferenza stampa il Superiore dei frati cappuccini e Rettore del Santuario della Riforma – un forte  bisogno di relazionarsi. Con la Festa noi diamo la possibilità, alla gente che si sente sola, di ritrovare nella Chiesa una stretta di mano e un sorriso che in questo tempo di crisi fanno riacquistare un senso di speranza, senza trascurare che con l’indotto che deriva dalle celebrazioni si favorisce anche la circolazione della moneta, dando ossigeno alle attività commerciali e produttive provate dalla contingenza economica del momento”.

La forte matrice identitaria della Festa, che rappresenta un momento particolarmente importante per la nostra comunità ed uno spaccato significativo dell’identità dei cosentini, è stata messa in luce dall’intervento del Sindaco Mario Occhiuto.

Ma Occhiuto si è soffermato anche e soprattutto su quale ruolo le istituzioni sono chiamate ad esercitare nel segmento della coesione sociale. “Non si aiuta chi ha bisogno con l’assistenzialismo fine a se stesso – ha ribadito il primo cittadino – anche perché oggi i Comuni sono, per fortuna, molto limitati nella loro azione dalla nuova legislazione che vieta le forme di assistenzialismo vecchia maniera, mentre altre limitazioni riguardano il ricorso a nuove assunzioni, se non a determinate condizioni. L’aiuto che un’istituzione come la nostra può dare – ha detto ancora il Sindaco Occhiuto – deve esplicarsi stando vicino alle persone, risvegliando la loro dignità e tenendola viva, ma anche con programmi di sviluppo del territorio che possano creare occasioni di nuova occupazione. L’unico modo per creare sviluppo è organizzare opportunità di investimento importanti, ad esempio nel turismo o nel commercio o, ancora, cooperando, insieme alla Chiesa e alle associazioni di volontariato, per dare una mano a chi vive nel disagio e nella sofferenza”.

E a proposito di solidarietà, particolarmente carico di significato sarà il Pranzo della Carità, organizzato, nell’ambito della Festa del Crocifisso, per domenica 28 aprile, alle ore 12,30, ed offerto a tutti i bisognosi della città nel refettorio del Convento della Riforma.

Delle altre iniziative del programma ha poi parlato Pasqualino Perri, coordinatore di tutta l’organizzazione della Festa. Perri ha sottolineato che quest’anno ad accendere la lampada votiva, con la quale prenderanno il via le manifestazioni religiose, sarà il Presidente della sezione cosentina dell’AISLA, l’Associazione che si occupa di combattere la terribile malattia della SLA. “Perché – ha detto Perri – la Festa deve essere un momento di gioia e speranza, ma deve anche dar voce a chi vive nella sofferenza.” Altro momento significativo sarà, il 2 maggio, alle 21,30, la veglia-concerto di preparazione alla solennità del giorno dopo, con il Pontificale del 3 maggio, presieduto dall’Arcivescovo metropolita Mons.Nunnari, e la tradizionale processione del S.S.Crocifisso e della Vergine Addolorata per le vie della città.

Grazie alla fattiva collaborazione di circa 20 aziende, vere e proprie eccellenze del made in Calabria nel settore della produzione della pasta, dell’olio, del riso, delle conserve, dell’acqua, per citarne alcuni, l’Associazione “Italiana Servizi”, rappresentata in conferenza stampa dal Presidente  Loredana Saturno Imbrogno, ha potuto organizzare dal 1° maggio (taglio del nastro alle ore 11,00) e fino a domenica 5 maggio, la Festa della Pasta, corollario delle manifestazioni di piazza dei festeggiamenti del S.S.Crocifisso. Per i frequentatori della Festa, a pranzo e a cena, nell’area di Piazza Riforma, sarà possibile degustare prelibatissimi primi piatti preparati da un apposito catering.

L’iniziativa della Festa della Pasta e delle aziende che vi ruotano attorno ha suscitato l’apprezzamento del Sindaco Mario Occhiuto “perché – ha detto –  si tratta di realtà quasi eroiche che sono riuscite a puntare su quei processi di qualità oggi necessari ed unica strada da seguire se si vuole rimanere realmente competitivi.”

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