ROSSANO (CS) – Rossano e Gaeta unite nel nome di San Nilo. Le due Città impegnate su più fronti per la valorizzazione globale del loro patrimonio storico-culturale che vede tra i comuni denominatori proprio la figura ascetica dell’Abate rossanese. Un unico cammino, visto da due posizioni differenti, per ripercorrere le tracce dell’esistenza di un personaggio, forse il più emblematico nel processo copernicano di unificazione che per secoli aveva tenuto lontane la Chiesa d’Oriente e quella d’Occidente. Ripercorrendo questo filo rosso l’Amministrazione comunale è stata presente a Gaeta dove, lo scorso martedì 16 settembre 2014, si è tenuta la solenne cerimonia di elevazione a Santuario delle Chiese di San Nilo Abate e dei Santi Anargiri Cosma e Damiano.
Nel frattempo, a Rossano, in vista della ricorrenza delle celebrazioni in onore del Santo patrono, il prossimo Venerdì 26 Settembre, sono previste numerose manifestazioni religiose e ed eventi alla riscoperta della tradizione e del valore dell’ospitalità.
Una figura affascinante e molto importante quella di Nicola Malena – ha detto l’Assessore agli affari istituzionali, Rodolfo Alfieri, prendendo parte alle cerimonie civili e religiose nella cittadina laziale, devota al Santo rossanese – che a Rossano, soprattutto negli ultimi anni è stata valorizzata, grazie ad una serie di iniziative messe in campo dalle Amministrazioni comunali che si sono susseguite. A partire proprio dalle celebrazioni per il millenario della sua morte ed il novecentocinquantenario della morte di San Bartolomeo, rispettivamente nel 2004 e nel 2005, dalle quali è partito un rilevante processo di promozione delle doti umane e spirituali di questi due Santi, ma anche un importante momento di attenzione sulla storia della Calabria nel contesto delle sue espressioni religiose. A Rossano, continuiamo a rimanere impegnati su più fronti per la valorizzazione globale del patrimonio storico-culturale. Sono in cantiere – ha ribadito – diverse iniziative mirate alla promozione del prezioso brand del Codex Purpureus Rossanensis, anche dopo la recente candidatura dell’evangeliario nell’elenco della Memory of the World dell’Unesco. Così come lodevoli sono le iniziative messe in atto dalla Città di Gaeta e culminanti nella elevazione della Chiesa di San Nilo a Santuario. È opportuno, infatti – ha ricordato in ultimoAlfieri – incentivare proprio l’aspetto religioso per favorire lo sviluppo e la diffusione di quel nuovo modello di turismo che si è affermato nel corso ed immediatamente dopo il grande Giubileo del 2000. Un modello di turismo che riesce, alla perfezione, a coniugare le bellezze storiche, artistiche e culturali delle nostre Regioni, con il valore religioso dei luoghi santi presenti sui territori.
Intanto Rossano si appresta a festeggiare la solennità del Santo Patrono, il prossimo Venerdì 26 Settembre. Quest’anno i festeggiamenti civili in onore del Santo Patrono saranno caratterizzate da una due giorni di eventi previsti per la III Edizione de La Notte di San Nilo, che chiuderanno la 22esima programmazione socio-culturale estiva. Dopo le celebrazioni religiose, a termine della tradizionale processione del Santo, dalla Chiesa di San Nilo, nel Centro storico, Venerdì 26 settembre, partirà il concerto itinerante dei “Diatonic Group: i mantici nel cuore”, costituito da giovani musicisti di fisarmonica ed organetto. Il concerto itinerante terminerà in Piazza Steri dove, alle ore 21.00, si esibiranno “I musicanti del vento”, contornati dalle coreografie dei ballerini in costume tradizionale. Durante la serata, lungo Corso Garibaldi e Piazza Steri, saranno presentistand enogastronomici che creeranno un vero e proprio percorso del gusto a base dei piatti tipici della tradizione locale. La festa continua Sabato 27 con lo spettacolo di danza, in Piazza Steri, alle Ore 20.00, dei ballerini della Fantasy Dance (evento promosso in collaborazione con Hotel San Nilo), e alle 21.00, nella cornice del teatro Amantea-Paolella, la commedia di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano, portata in scena dalla compagnia Lupus in Fabula.