C. ACRI – USD SCALEA 1 – 2
ACRI (4-2-3-1): Spinelli 4; Mancino 6, U. Luzzi 6 (21′ st Cormaci 6), Petrassi 7, Levato 6, Perri 6, O. Viteritti 6, Sposato (C) 6, Visani 5.5 (1′ st Petrone 6.5), Caputo 6.5, Stilo 6 (29′ st Martorana sv). A disp.: Propato, Caruso, Pipieri, Ferraro. All.: Pascuzzo
SCALEA (4-3-3): Ferigo 5; Oliva 5.5, Marsicano 5.5, Petrillo 6.5, Schettino 5.5, Maiello 5.5, Piccirillo 6.5, Cersosimo 6 (38′ st Arieta), Casella 5 (42’pt Favieri 5.5), Esposito (24′ st Chemi sv), Altieri 5.5. A disp.: Tiesi, Grasso, Gazzaneo, Rocchetti. All.: Carnevale
ARBITRO: Carmen Gaudieri di Battipaglia 3.5 – Assistenti: De Bartolo e Barcio di Cosenza 4.5
MARCATORI: 1′ pt Piccirillo (S), 15′ pt Petrassi (A), 25′ st Petrillo (S)
NOTE: Spettatori 600 circa, una 40ina provenienti da Scalea. Ammoniti: O. Viteritti e Petrassi (A), Esposito e Schettino (S). Espulso: 34′ st Perri (A) per somma ammonizioni. Angoli: 6 – 1 per l’Acri. Rec.: pt 1, st 4.
ACRI (CS) – «Partita inverosimile»: il tecnico Mario Pascuzzo definisce cosi il big match Acri – Scalea e a ben vedere nessun’ altra breve considerazione potrebbe meglio descrivere la partita del P. Castrovillari.
Novanta minuti di predominio rossonero non sono bastati a far guadagnare a Sposato e compagni tre punti importanti per risalire la china in classifica: lo Scalea primatista, con due tiri dalla distanza e un arbitraggio imbarazzante, imbastisce il colpaccio in trasferta, dove l’ingrediente principale sono forse gli erroracci di Spinelli in porta. Senza rimarcare la dose, la cronaca della gara registra il vantaggio ospite gia al 1′ minuto con un tiro lungo di Piccirillo che non trova la reazione dovuta del portiere avversario. Ma l’Acri, unica squadra in campo nel primo tempo, rimedia già al 4′ minuto ma Viteritti – imbeccato da Caputo su punizione – si vede annullare la rete per dubbio fuorigioco. Ci prova Sposato poco dopo ma l’appuntamento col gol è solo rimandato per i rossoneri perchè al 15′ ancora Caputo da calcio piazzato è l’ispiratore dei suoi: bravo Petrassi a battere Ferigo di testa. Da questo momento dunque un vero predominio rossonero. Almeno tre le reali occasioni degli uomini di Pascuzzo per segnare la rete del sorpasso: al 24′ il tandem Caputo – Viteritti scardina la giovane difesa dello Scalea, messa di nuovo in difficoltà alla mezz’ora da Stilo (di un soffio sopra la traversa) e da Visani (fuori).
La ripresa, con i giusti cambi, vede uno Scalea leggermente più reattivo, ma è sempre l’Acri ha costruire e a tenere la redini della partita. Dopo un calcio di punizione di Petrillo, parato da Spinelli (8′), i rossoneri al 10′ recriminano per un calcio di rigore per un netto fallo di mano in area: l’arbitro sorvola! Al 22′ Stilo alza ancora di poco sopra la traversa ma è al 25′ che, con il secondo vero tiro della partita, Petrillo recupera un pallone in area e lancia dalla distanza per il 2-1 dello Scalea: ancora un’indecisione di uno Spinelli, decisamente non in giornata, costa cara all’Acri che dal 34′ gioca in 10 per l’espulsione di Perri. La partita finisce con i rossoneri in avanti (punizione di Caputo, colpo di testa e palla di poco fuori), e tanto rammarico per i padroni di casa, autori oggi forse della migliore prestazione di questo avvio si stagione.
«I ragazzi hanno dato tutto quello che potevano, hanno affrontato bene la partita e a loro vanno i miei complimenti», cosi a fine gara un incredulo e amareggiato Mario Pascuzzo che poi non risparmia commenti sulla terna arbitrale: «arbitraggio di basso livello, gli episodi principali della gara sono stati letti male e questo mi lascia perplesso». L’ Acri necessita di una punta di sostanza e esperienza da affiancare a Caputo ma sarebbe ingiusto non sottolineare la prova del collettivo. «Dobbiamo ripartire dalla prestazione fatta oggi», conclude il tecnico rossonero. In casa Scalea si festeggia con compostezza la testa della classifica mantenuta (sarà allungo?) ma sorprende – in quest’epoca – la consapevolezza del tecnico Carnevale (oggi 200 panchine) che elogia gli avversari e non cerca scuse per la prestazione dei suoi: «Abbiamo fatto vedere poco contro una squadra che ha dominato nel primo tempo. Sono stati raccolti oggi tre punti in maniera fortunosa e dare troppe colpe al giovane portiere dell’Acri credo sia riduttivo. Contro una squadra che gioca bene e che ha grosse individualità come l’Acri, noi provavamo a calciare dalla distanza perché giocare la palla era impossibile». Scalea sempre ptimo in classifica a punteggio pieno mister Carnevale è infine realista: «Ci atteggiamo da capolista ma noi non sismo come la Palmese dell’anno scorso. Ci sono 4-5 squadre che possono vincere il campionato, squadre che non hanno ancora carburato, come il Castrovillari, la Cittanovese e l’Isola, e fra queste metto pure l’Acri, non è facile fare punti qui».
Andreina Morrone