Andrea Arrigoni da Bellario, 26 anni ed autore del parziale vantaggio del Cosenza ad Ischia: è lui a presentarsi ai nostri microfoni nel martedì post salvezza, ed ovviamente tiene banco la prodezza siglata su punizione: “Finalmente sono riuscito a replicare il gol contro il Melfi, sono davvero contento, sia personalmente che per la squadra”. Poker face invidiabile quella sfoderata dal metronomo rossoblu’, anche quando gli si chiede della propria esperienza in terra calabra: “Sicuramente la mia parabola è molto simile a quella della squadra, all’inizio non stavo benissimo fisicamente ed ho pagato anche quello, ma l’importante è essere riuscito a dimostrare quanto valgo: poi con il Mister la squadra si è settata e lì è stato più facile giocare meglio”. Arrigoni non è stato mai tra i beniamini della folla, forse per il suo carattere un po’ schivo: ne ha fatto le spese dopo la sconfitta nel derby, nel quale comunque era risultato tra i migliori: “Credo che ci sia l’obbligo di farsi un esame di coscienza alla fine di ogni partita, lì ero sicuro di aver fatto bene e quindi molte critiche non sono state ascoltate: è stato in quel caso che abbiamo capito di essere forti perché avevamo giocato meglio di loro, pur perdendo”. Il Martina Franca sabato, poi il Como per alzare la Coppa davanti ad un San Vito che si prospetta gremito, nonostante la concomitanza della gara con il quarto di finale di Champions League che vedrà contrapposte Juventus e Monaco [già venduti 500 biglietti, si aspettano le 20 di stasera per un nuovo aggiornamento, ndr]: “La gara con il Martina è da disputare come si deve, facendo male si perderebbe quanto di buono si è fatto; la finale? Ce la siamo guadagnati e meritiamo di giocarcela, speriamo nel supporto del pubblico, ma non bisognerà pensare di aver vinto 1 – 4, dobbiamo essere bravi a non dare loro coraggio ed a stroncargli ogni speranza di rimonta”. A salvezza acquisita tiene banco il calciomercato: “Io ho un altro anno di contratto, se la società ne avrà piacere non ci penserei due volte a firmare, il salto di qualità l’anno prossimo sarebbe continuare sulla scia che abbiamo preso ora, non sta a me dire che fare a livello tecnico”.
Si ricomincia, intanto, a lavorare per preparare la doppia sfida con i pugliesi di Biccio Arcidiacono e con i lombardi di Mister Sabatini: oggi tutti presenti meno Cesca e Criaco, che hanno lavorato a parte – non avevano preso neanche parte alla sfida di domenica, Caccetta e Statella in permesso ed i lungodegenti Sperotto e Serpieri, del quale il rientro è previsto tra una ventina di giorni circa.
Francesco La Luna
Ph: Maria Celeste Cupo