PESCARA – La sconfitta di Pescara, subita dal Cosenza di Piero Braglia, allontana la zona salvezza per i colori rossoblù (foto repertorio). Durante il match è accaduto praticamente di tutto. Tre espulsioni, quattro se si conta quella del ds Trinchera, un rigore parato e una rete a tempo quasi scaduto. Un match ad alta intensità che è stato deciso da alcuni episodi fatali per il Cosenza: sorride la squadra abruzzese.
Braglia dopo il match tra Pescara e Cosenza
L’allenatore del Cosenza, durante la conferenza stampa del dopo partita, analizza la gara giocata allo stadio “Adriatico – Giovanni Cornacchia”. Un match alquanto intenso e pieno di azioni da ambo le parti. Nel match con il Benevento il Cosenza non potrà contare sull’apporto di Sciaudone, Kanoutè e Perina: i due centrocampisti salteranno la gara con la capolista domenica 9 febbraio con inizio alle ore 21. «Nel primo tempo – dichiara Braglia – abbiamo avuto diverse palle gol. L’espulsione di Sciaudone è inventata, non è un alibi ma ci ha penalizzato perchè avevamo la partita in pugno. Poi si ci sono messi di mezzo anche gli infortuni».
La classifica si complica
Braglia commenta la condotta del match. «È un periodo no, dispiace perchè anche oggi la squadra si era comportata bene. Abbiamo sbagliato l’atteggiamento negli ultimi quindici minuti, capisco la voglia di vincere dei ragazzi ma non si può prendere un gol così al 95′. Purtroppo le prestazioni non contano perchè la realtà è amara e dice che siamo alla quarta sconfitta di fila. Se giochiamo come abbiamo fatto oggi ci possiamo salvare. Se continueremo con questa umiltà – conclude – e questa cattiveria le partite gireranno anche dalla parte nostra».