Braglia: «Il miglior primo tempo da quando sono a Cosenza»

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Braglia

COSENZA – Dopo la partita con la Viterbese è tempo di commenti per Braglia e gli altri protagonisti del match (foto Farina). Nonostante la vittoria è la squadra laziale ad accedere alla finale con l’Alessandria.

Braglia e la vittoria a metà

Il tecnico del Cosenza Piero Braglia analizza la partita che ha visto la squadra proporsi in ottica offfensiva. «È andata male soltanto per il risultato – commenta Braglia – la Viterbese ha difeso sin dall’inizio. Per quanto mi riguarda sono soddisfatto: ho visto il miglior primo tempo da quando sono qui. Con 8 difensori non era facile creare così tante occasioni, ho notato una squadra che mi ha soddisfatto in pieno».

Una partita con l’obiettivo di fare due reti in più dell’avversario: decisivo il sigillo di Calderini che ha tagliato le gambe ai calabresi. Un processo guardale, quello dei rossoblù, che va dal 4-2-3-1 al 3-5-2 e non solo. «Purtroppo il calcio è anche questo. Negli anni ho sempre proposto il 3-4-3 con le mie squadre. Quando sono arrivato qui – dichiara Braglia –  ho cercato di modificare un assetto di gioco, sino ad allora, precario. Poi siamo passati al 3-5-2 mentre ultimamente abbiamo necessità di cambiare un nuovo modulo. I ragazzi hanno fatto un’ottima gara: ho visto, alla fine, dei calciatori veramente stanchi».

Tutino e il sigillo nel match

Gennaro Tutino, autore della prima rete, analizza la partita del “Marulla”. Una vittoria sulla carta ma che non è bastata alla compagine rossoblù. «Sono contento per il goal perché mi ha dato una mano a livello mentale. Volevamo passare il turno – dichiara Tutino – per accedere alla finale di Coppa Italia: ora, in ogni caso, pensiamo alla gara con il Lecce».

Un primo tempo durante il quale la squadra ha creato diverse palle goal. Nella seconda parte del match, invece, sono venute meno le energie. «Adesso pensiamo a fare risultato già dalla partita con il Lecce. Noi siamo il Cosenza – conclude l’attaccante – e in casa dobbiamo farci rispettare».

Alessandro Artuso

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