ACRI (CS) – A tre partite dal termine della stagione, in casa Acri arriva come un fulmine a ciel sereno la decisione della squadra e del suo staff tecnico, compreso l’allenatore Galeano, di non allenarsi e di non giocare domenica contro lo Scalea in segno di protesta per i mancati rimborsi spese che la società non elargisce da mesi. La decisione è partita da questo pomeriggio e la situazione è ora tutta in evoluzione. Intanto, in attesa della reazione della società, giocatori e staff tecnico affidano ad una nota stampa le ragioni della protesta:
«Dopo una riunione tenutasi all’interno degli spogliatoi dello stadio “Pasquale Castrovillari” di Acri ed in totale accordo tra tutti i membri della rosa e dello staff tecnico, abbiamo deciso di inoltrare a stampa, sportivi e tifosi un comunicato che possa al meglio descrivere la situazione in cui ci troviamo in questo momento. Vogliamo comunicare che è stato deciso in modo congiunto di interrompere, con immediata decorrenza, ogni tipo di allenamento settimanale, questo di conseguenza porterà alla dolorosa (per noi) decisione di non scendere in campo già da questa domenica e successivamente nei prossimi impegni. Abbiamo deciso insieme di prendere tale decisione ed assumere queste posizioni perché non sussistono più ad oggi le condizioni per poter proseguire questo percorso. Nonostante da Dicembre ad oggi abbiamo dimostrato sul campo il nostro valore, ottenendo anche risultati di prestigio oltre che in largo anticipo una salvezza che per molti era difficile, gran parte della società ci ha letteralmente abbandonati. Oltre l’80 % del gruppo dei calciatori, nonché parte dello staff tecnico non percepisce dal mese di Dicembre alcun rimborso spesa, il che va contro agli accordi pattuiti all’inizio. Ad oggi per tanti di noi è diventato difficoltoso anche raggiungere gli allenamenti, in quanto ci troviamo anche a dover anticipare il costo della benzina e questo purtroppo a lungo andare sta gravando sul nostro vivere quotidiano. Molti di noi non lavorano e dunque questa situazione grava anche all’interno del nostro bilancio familiare. Siamo costretti nostro malgrado ad assumere tale decisione che ci lascia rammaricati soprattutto nei confronti dei tifosi e di quanti in questi mesi hanno dimostrato vicinanza ed amicizia, a loro il nostro ringraziamento. Siamo decisi a portare avanti questa forma di protesta fino a quando la società non fa chiarezza e soprattutto fino a quando ad ogni elemento della squadra non saranno date de dovute garanzie».
I calciatori e lo staff tecnico della F.C. Calcio Acri