BOLOGNA – La resistenza dei debuttanti dura 86 minuti, quando le barricate del Crotone cedono al prolungato forcing del Bologna. La speranza dei calabresi di conquistare il primo storico punto in serie A si infrange sulla rete di Mattia Destro, che consente agli emiliani di capitalizzare quanto costruito in precedenza, partire con il piede giusto in campionato e sfatare un doppio tabù: la vittoria alla prima che mancava dal 2002 e il successo davanti agli occhi del proprietario Joey Saputo, che non vedeva la sua squadra vincere dal vivo dal 19 gennaio 2015. I rossoblù di casa hanno trovato la rete decisiva solo alla fine, ma hanno dominato e strappato a più riprese applausi, collezionando due pali, due gol annullati e un rigore prima concesso e poi tolto per un un fuorigioco ravvisato dall’assistente dell’arbitro Gavillucci. Gli uomini di Donadoni non si sono lasciati distrarre né dalle suggestioni su Balotelli, né dalla fine della telenovela su Diawara, ormai accasato a Napoli, ma hanno trovato l’ispirazione per iniziare al meglio la stagione nell’ouverture delle “Nozze di Figaro”, risuonata prima del fischio di inizio. Armonia nel gioco e sintonia tra i vecchi e i nuovi innesti sono stati il filo rosso di tre punti meritatissimi, contro una squadra, neonata della serie A, che non ha mai tirato in porta e che ha provato solo a difendersi. Il Bologna è partito forte fin da subito. All’8′ è proprio un acquisto dell’estate, il ceco Krejci, a colpire il palo alla destra di Cordaz, lo stesso legno su cui si infrangerà al 36′ il sinistro di prima intenzione di Taider, pescato dall’ungherese Nagy. Brillantezza e doti da rifinitore sono il biglietto da visita di Verdi, che al 16′ crossa per Nagy: Cordaz si distende e respinge, Destro ribatte dentro ma il guardalinee ha la bandierina alzata; al 23′ ancora un duetto tra nuovi acquisti, ancora Verdi in profondità per Krejci, ancora gol e ancora fuorigioco, che questa volta probabilmente non c’era. Al 44′ la continuità dell’assedio del Bologna si spegne temporaneamente nel nubifragio che accoglie i 22 al rientro e perde ancora di intensità quando Donadoni sostituisce Verdi con Rizzo, meno attaccante del giovane ex Carpi. Se il Bologna cala un po’, il Crotone, senza mai essere nemmeno vicino a pungere, sembra resistere. Ma è Dzemaili, presentato in settimana e entrato da una decina di minuti a rivelarsi decisivo: ruba palla a Palladino e serve Destro che dopo aver dribblato Claiton segna un gol che sa di liberazione, per il Bologna e per lui, dopo il lungo infortunio che gli ha negato gli Europei.