VIBO VALENTIA – Dopo dieci giorni di stop, dovuto ad un fastidioso virus influenzale, e’ rientrato in gruppo Manuele Marchiani. Il palleggiatore marchigiano ha lavorato insieme ai compagni ed è pronto a tornare abile e arruolabile per questo finale di stagione, a partire dalla prossima delicata trasferta in casa della Cassa Rurale Cantù. La temporanea assenza di Marchiani ha permesso al giovane palleggiatore Lello Ferraro di poter mettere in bacheca la prima convocazione in prima squadra in gare ufficiali nell’ultima trasferta di Potenza Picena. Con il rientro di Marchiani, ora l’estroso alzatore classe 1995 può dedicarsi con ancor maggior vigore agli impegni che attendono la formazione giovanile di serie C. Quest’ultima, infatti, si appresta ad affrontare la finale di Coppa Calabria in programma domenica prossima a San Giovanni in Fiore in provincia di Cosenza.
Queste le sensazioni del giovane Lello Ferraro dopo la convocazione in prima squadra:
“Essere stato aggregato alla prima squadra ed aver partecipato alla trasferta di Potenza Picena – ha affermato il talentuoso palleggiatore giallorosso – e’ stata un’esperienza indimenticabile e voglio ringraziare di cio’ sia gli allenatori che tutti gli atleti della prima squadra che mi hanno fatto sentire a mio pieno agio; ho sempre sperato di fare questa esperienza, così come lo sperano tutti i miei coetanei che spesso seguono dalla palestra pesi le sedute di allenamento della prima squadra ed auguro anche a loro di provare certe sensazioni”
Da quanto tempo giochi a pallavolo?
“Grazie alla passione pallavolistica di mio padre (ex giocatore di pallavolo, tra le altre, della storica Fiamma Vibo Valentia), sono nato con un pallone di pallavolo in mano; i primi palleggi li ho effettuati con mister Taborda nel lontano 2000; avevo appena cinque anni ed ho ancora impressi nella mente quei ricordi; i corsi veri e propri li ho iniziati all’eta’ di dieci anni; poi Tonino Chirumbolo mi ha voluto con lui e ho fatto tutta la trafila delle giovanili, sino a questa mia convocazione in prima squadra . Il fatto di aver vissuto da sempre in un ambiente pallavolistico di rilievo mi ha aiutato tanto, cosi come anche il fatto di aver avuto la possibilità di vedere da vicino o ascoltare le parole di tanti giocatori ed allenatori; all’inizio, i primi anni, era una novità ( il ricordo più bello e’ stato quello di pranzare con Tcherednik che ti faceva paura soltanto a guardarlo) e vivevo tutto ciò con grande intensità, oggi sono abituato ed il tutto rientra nella normalità”.
Come riesci a conciliare lo sport con lo studio?
“Frequentando la Facolta’ di Scienze Motorie presso l’Università di Catanzaro, riesco a svolgere quasi tutti gli allenamenti settimanali ed a partecipare a tutti gli incontri di pallavolo; e’ stata una scelta ben precisa all’inizio dell’anno e spero che sia stata quella giusta, sarà il tempo a dirlo”.
Come vedi il tuo futuro pallavolistico?
“Al momento, come ho già detto, sono stato felice di aver fatto quest’esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha fatto allenare con giocatori che hanno fatto la storia della pallavolo, a ritmi molto più alti di come mi alleno normalmente; ora sono rientrato nella mia realtà e continuerà ad allenarmi come ho sempre fatto , in silenzio e con grande umiltà ; il ruolo del palleggiatore e’ un ruolo difficilissimo, dove ci vogliono tante qualità ed io ancora sono soltanto all’inizio di un cammino molto in salita …se poi avrò qualità ed anche molta fortuna si vedrà”