Prima vittoria esterna per il Catanzaro

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Bisceglie – Catanzaro 0-0

BISCEGLIE (4-3-3): Crispino; Petta (31′ pt Delvino), Jurkic, Jovanovic, Giron (36′ st Diallo); Lugo Martinez, Montinaro, Vrdoljak (17′ st Delic); Boljat, Markic, Azzi (30′ st Partipilo). In panchina Vassallo, Raucci, D’Ancora, Gabrielloni, Risolo, Alberga. All: Zavettieri

CATANZARO (4-3-3): Nordi; Imperiale, Sirri, Riggio, Zanini; Benedetti, Spighi (33′ st Marin), Onescu; Falcone (41′ st Puntoriere), Anastasi (26′ st Maita), Letizia (34′ st Cunzi). In panchinaMarcantognini, Nicoletti, Gambaretti, Marchetti, Kanis, Pellegrino, Lukanovic. All: Erra

ARBITRO: Paterna di Teramo

MARCATORI: 30′ pt Letizia, 47′ st Cunzi

NOTE: ammoniti Vrdoljak (B) e Letizia ( C )

Cronaca

BISCEGLIE- Dopo una sconfitta e un pareggio il Catanzaro riesce finalmente ad agguantare la seconda vittoria in campionato, raggiungendo il secondo posto alle spalle del Monopoli. Una vittoria non sofferta fino al fischio finale contro un Bisceglie in piena forma, reduce dalle due vittorie consecutive contro Francavilla e Paganese. Per Erra era importante vincere il confronto con Nunzio Zavettieri, suo predecessore nel capoluogo durante la scorsa tribolata stagione. Il Catanzaro si dispone con quello che dovrebbe essere l’undici tipo, col recuperato Zanini terzino sinistro e il trio d’attacco Falcone-Anastasi-Letizia. Anche il Bisceglie opta per il 4-3-3, puntando soprattutto a costruire dalle fasce per impensierire la difesa giallorossa.

Ed è proprio questo il leit-motiv della prima mezz’ora, quando sono i padroni di casa a controllare pallone e ritmo, con gli uomini di Erra, sempre alla ricerca delle giuste alchimie, ad aspettare per colpire in transizione. I nerazzurri comunque non riescono a sfondare nel cuore dell’area avversaria, tant’è vero che la prima occasione è un tiro da fuori di capitan Petta ben respinto da Nordi. Il Bisceglie prende sempre più confidenza con la partita e, come detto, prova a colpire costruendo sulle catene laterali. I difensori del Catanzaro, Riggio al 18′ e Zanini al 26′ in particolare bravi ad anticipare Jovanovic e Lugo Martinez, sono però concentrati e disinnescano gli insidiosi cross dei padroni di casa. Così alla mezz’ora, col Bisceglie convinto di amministrare la partita, accade l’impensabile. Petta dopo uno scontro con Falcone è costretto ad uscire momentaneamente dal campo e proprio durante l’azione successiva il Catanzaro passa in vantaggio: cross dalla sinistra, controllo in area di un Tony Letizia troppo indisturbato e girata vincente di sinistro. Il Bisceglie sembra scosso e le aquile chiudono il primo tempo in vantaggio.

Il secondo tempo si apre sulla falsariga del primo, coi padroni di casa alla ricerca della rete del pari. E l’occasione in effetti arriva, quando al 5′ l’arbitro valuta irregolare la marcatura in area del giovane Imperiale su Azzi: il signor Paterna di Teramo assegna la massima punizione, con Lugo Martinez che si presenta dal dischetto. L’attaccante paraguaiano però spedisce a lato, vanificando le velleità di rimonta nerazzurre. Il Bisceglie lentamente smette di crederci e così, dopo una punizione di poco fuori misura ancora di Lugo Martinez, i ritmi si abbassano, col Catanzaro che vede il traguardo più vicino e si rende insidioso con le incursioni di Falcone e col destro di Benedetti, che dal limite dell’area al 39′ colpisce il montante. E’ il preludio di quanto accadrà cinque minuti più tardi, quando il neo entrato Cunzi, lanciato in profondità alle spalle della difesa, è bravo ad approfittare di un’uscita sciagurata del portiere avversario Crispino e a firmare il definitivo due a zero.

Il Catanzaro ritorna dalla Puglia con tre punti utilissimi per il morale e che allentano la pressione intorno a Erra e ai suoi uomini, in un ambiente divora-allenatori come quello giallorosso degli ultimi anni. Certo, la strada per trovare una quadratura definitiva non è del tutto compiuta, ma l’inserimento dei nuovi acquisti – convincono soprattutto Letizia e Falcone – sembra a buon punto. Sarebbe bene poi, al di là dell’errore di oggi, continuare a puntare su Imperiale: è raro trovare un diciottenne con doti difensive così evidenti e soprattutto con questa personalità. La speranza è che le mani di Erra lo plasmino a dovere.

Emanuele Mongiardo

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