COSENZA – E’ stata fissata per il 15 dicembre la data del processo a carico dei tesserati e delle società deferite per la presunta combine della gara del campionatodi Lega Pro, Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013, finita 0-1.
Il Tribunale Federale Nazionale della Figc ha disposto la procedura d’urgenza perché, secondo l’accusa formulata dalla Procura Federale, sono in ballo le responsabilità dirette delle due società.
Nella malaugurata ipotesi di condannata dei rappresentanti delle società, inevitabilmente ci sarebbe la sentenza di esclusione dall’attuale campionato della società condannate.
E’ una forma di garanzia che il Tribunale Federale ha voluto dare a tutti i club impegnati nei campionati di serie B (per l’Avellino) e Lega Pro (per il Catanzaro).
In virtù dell’ipotesi di accoglimento delle richieste della Procura Federale, infatti, la sentenza deve essere obbligatoriamente resa nota entro la fine del girone di andata per evitare di pregiudicare il campionato.
In caso di esclusione del campionato, le squadre che nel girone di andata hanno incontrato il Catanzaro o l’Avellino, nei rispettivi campionati, otterrebbero la vittoria a tavolino per 0-3 e in questo modo non ci sarebbero alterazioni per la classifica.
Questa è l’ipotesi peggiore da tenere comunque in considerazione. I soggetti deferiti assicurano che riusciranno a dimostrare di non essere colpevoli. Sarà il TribunaleFederale a stabilirlo.
L’udienza si svolgerà nella sede della Figc di Roma, in Via Campania n. 48 il giorno 15 dicembre 2017 con inizio alle ore 10.
Saranno presenti i 7 soggetti deferiti: di questi 5 dovranno rispondere di responsabilità diretta e oggettiva, ovvero Walter Taccone e Vincenzo De Vito (Avellino), Giuseppe Cosentino, Armando Ortoli e Andrea Russotto (Catanzaro) mentre per omessa denuncia sono stati deferiti Francesca Muscatelli e Marco Pecora (ex dirigenti del Catanzaro).
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