CATANZARO (4-3-1-2): Di Gennaro; Garufo, Fazio, Martinelli, Contessa; Baldassin (27′ st Di Massimo), Verna, Corapi; Casoli; Curiale, Evacuo. In panchina: Mittica, Iannì, Cusumano, Urso, Riccardi, Risolo, Cristiano, Pipicella, Carlini, Schimmenti. All.: Calabro.
VITERBESE (4-3-3): Daga; Baschirotto, Mbende, Markic, Urso; Palermo, Bensaja, Salandria; Simonelli, Rossi, Murilo. In panchina: Borsellini, Bianchi, Bezziccheri, Ricci, De Santis, E. Menghi, Falbo, Sibilia, M. Menghi, Besea. All.: Taurino
ARBITRO: Cudini di Fermo
NOTE: Ammoniti: 35’ pt Carlini (C), 44’ pt Mbende (V); 18’ st Markic (V); 24’ st Corapi (C); 29’ st Calabro (C); 39’ st Curiale (C). Corner: 10-6. Recupero: 0’ pt; 2’ st
CATANZARO – La nebbia è andata via ma le idee non si sono rischiarate ai giocatori di Catanzaro e Viterbese, che nei quaranta minuti rimasti da giocare della partita sospesa tre settimane fa non sono riusciti a trovare il gol. Un peccato per i giallorossi, che con i tre punti avrebbero chiuso il girone d’andata al terzo posto e che invece si devono accontentare della quarta piazza.
Dopo il “fischio d’inizio” subito brivido per il Catanzaro, con Salandria che ruba un pallone a destra e impensierisce Di Gennaro. Al 53′ il solito splendido cross di Corapi trova la testa di Curiale che colpisce la traversa. Il Catanzaro è padrone del campo, con gli esterni Garufo e Contessa sempre aperti e alti sulla stessa linea degli attaccanti. La difesa della Viterbese però si chiude bene: il dominio dei giallorossi si traduce sempre in cross che esaltano le doti aeree dei difensori laziali. Non è un caso che il pericolo maggiore lo crei Contessa con una bella punizione dal centro destra che termina in una bella parata di Daga. A tre minuti dal traguardo l’episodio più controverso del match: la difesa giallonera respinge un angolo, Garufo calcia e la palla finisce in area tra i piedi di Evacuo; il bomber campano viene trattenuto e al momento del tiro calcia piano tra le braccia del portiere; per l’arbitro il contatto è lieve e non c’è bisogno del rigore. Qualche secondo dopo non manca il brivido per Di Gennaro, con Baschirotto che stacca a pochi passi dalla porta ma conclude alto. L’ultima azione degna di nota di una partita dove il Catanzaro ha avuto le idee chiare fino agli ultimi venti metri di campo.