AVELLINO – CATANZARO 1-3
AVELLINO (3-4-3) : Pane (32’pt Leoni); Ciancio, Miceli, Silvestri L.; Adamo (9’st Tito), Aloi, D’Angelo, Rocchi; Errico (23’pt Bernardotto); Santaniello (9’st Silvestri), Fella. In panchina: Rizzo, Tito, Silvestri M., Dossena, De Francesco, Mariconda, Bruzzo, Burgio, Nikolic. All.: Braglia
CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Riccardi (11’st Garufo), Fazio, Martinelli; Casoli, Verna, Risolo, Carlini, Contessa; Curiale (22’st Di Piazza), Di Massimo (22’st Corapi). In panchina: Iannì, Di Gennaro, Cusumano, Salines, Riggio, Evacuo, Pinna, Baldassin, Altobelli. All.: Calabro
ARBITRO: Colombo di Como
NOTE: Ammoniti: Martinelli (C), Riccardi (C), Tito (A). Espulso Miceli (A)
MARCATORI: 31’ pt Fella (A), 42′ pt Curiale (C), 13’ st Di Massimo (C), 32’ st Di Piazza (C)
AVELLINO – Prima vittoria esterna per il Catanzaro di Antonio Calabro, dopo tre giorni di ritiro e le parole del dg Foresti, che aveva criticato i giocatori per il loro atteggiamento nel pari contro il Palermo.
Che al Partenio si possa ammirare un Catanzaro diverso lo si intuisce già dalle prime battute, quando Curiale lavora bene spalle alla porta e serve l’incursione di Carlini in area. Il diagonale dell’ex Juve Stabia, da ottima posizione, termina fuori di un soffio. L’Avellino non riesce a comandare il gioco, complice l’assenza di De Francesco, ma trova il vantaggio grazie a una prodezza di Fella e alla poca reattività di Branduani. Santaniello sulla destra abbassa la testa come un bisonte e manda gambe all’aria la marcatura di Risolo e Casoli. L’azione prosegue con un cross verso il lato sinistro dell’area, dove Fella colpisce il pallone in rovesciata. Branduani non se lo aspetta, la palla gli rimbalza davanti ed entra in rete. I giallorossi potrebbero andare in down, ma la fortuna si mette dalla loro parte. Curiale da destra vorrebbe crossare, ma la parabola del traversone si trasforma in un tiro che sorprende il portiere dei padroni di casa e si infila sotto la traversa. Pareggio meritato, visto che comunque il Catanzaro non aveva disputato un brutto primo tempo.
Il secondo tempo inizia come meglio non potrebbe per gli uomini di Calabro. Miceli infatti placca Curiale sui sedici metri, si becca il secondo giallo e va negli spogliatoi. Sembrerebbe rigore, ma l’arbitro concede solo punizione dal limite. Poco male, perché a quel punto il Catanzaro comanda il match e passa in vantaggio grazie a un’invenzione di Martinelli: un lancio d’esterno destro alla Hummels, che manda Di Massimo a tu per tu con Leoni, il secondo portiere entrato alla mezz’ora. L’ex Sambenedettese non sbaglia e porta i suoi sul 2-1. Grande gioia tra i giallorossi, che corrono ad abbracciare Calabro. L’Avellino non sa come reagire e così arriva anche il terzo gol, sempre grazie alla regia di Martinelli. Il difensore si inventa un altro lancio dietro la difesa, stavolta d’interno; Di Piazza conduce in solitaria e batte agevolmente Leoni.
Dopo la batosta di Terni e un pari che aveva inquietato l’ambiente, una vittoria in un campo prestigioso come quello di Avellino, dove il Catanzaro non ha mai vinto, era l’unico modo per confermare il progetto di Calabro. Al momento i giocatori sembrano stare dalla sua parte.