COSENZA – E’ proprio un fulmine a ciel sereno quello che in queste ore vede coinvolta la Palmese, società di calcio militante in Serie D. Il club neroverde infatti fa parte dei beni del valore di 4,7 milioni di euro che questa mattina sono stati sottoposti a sequestro preventivo da parte dei finanzieri della Compagnia di Palmi nell’ambito di un’inchiesta contro i componenti di un’organizzazione accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso, impiego di denaro di provenienza illecita e autoriciclaggio. (leggi qui).
Tra i destinatari del sequestro preventivo c’è infatti anche Giuseppe Carbone, presidente della Società calcistica della Palmese
Il provvedimento rappresenta l’epilogo di articolate indagini condotte dalle Fiamme Gialle palmesi nei confronti di una struttura criminosa para-familiare, composta da due soggetti con il ruolo di capi, promotori e organizzatori ed altre dieci persone, con il ruolo di compartecipi al medesimo sodalizio. In tale contesto d’indagine è emerso, nello specifico, che i due soggetti promotori, dapprima nella qualità di rappresentanti formali e, in seguito, di titolari di fatto di due Centri di assistenza fiscale, nonché di molteplici associazioni sindacali, di cui alcune con sede a Roma e Milano, distraevano, per fini personali, cospicue somme di denaro pubblico e privato, costituito dalle somme trattenute per legge dall’INPS ai soggetti iscritti alle varie associazioni sindacali e successivamente riversate a quest’ultime, nonché dalle quote versate dagli associati, attraverso innumerevoli e articolate transazioni finanziarie, mediante l’utilizzo di conti correnti personali nonché delle società e di ulteriori enti associativi, direttamente o indirettamente gestiti dagli stessi.