Frattali voto 7,5: solito spartito, solita solfa: la difesa combinaguai ormai ha debiti incalcolabili con l’estremo difensore, oggi in maglia verde fluo, che si prodiga nei suoi ormai consueti quattro interventi che evitano la disfatta. Due uscite basse, un riflesso mostruoso con il piede, un uno contro uno ed una serie di interventi in presa alta scoraggiano gli avversari. Il vero uomo in più di questa squadra, imbattutto da 270 minuti. E non certo per meriti altrui.
Mannini voto 5: il numero tre che tanto bene aveva fatto come centrale in quel di Poggibonsi, oggi torna il terzino impacciato ed insicuro che avevamo, purtroppo, conosciuto nei primi mesi di permanenza in maglia rossoblù. Davvero pessima la sua prestazione, interrotta da un risentimento muscolare. Sempre più problematico l’argomento terzini, da trattare in quel di gennaio.
Guidi voto 5,5: torna in coppia con Pepe, e questo non gli fa assolutamente bene. L’ex di turno lo rende goffo, causa scarso aiuto. Gli svarioni che non avevamo visto in coppia con Blondett li ripropone tutti in pomeriggio: sempre in ritardo, scarso nell’anticipo, lento nell’intesa. Serve il ritorno del Primavera doriano.
Pepe voto 4,5: non fa nulla e, quello che fa, lo fa male. Basta questo a definire la partita dell’ex di turno, firmatario di un pomeriggio horror: neanche Dario Argento avrebbe firmato una trama più orripilante di quella vista dalle due e mezza alle quattro circa. Peggio di lui soltanto Meduri.
Palazzi voto 5: fa un po’ meglio del suo collega, ma ha la sfortuna di giocare tutta la partita, evidenziando i suoi limiti per ulteriori quarantacinque. In sostanza: il nazionale Sanmarinese che marcò Rooney a Wembley si fa ubriacare da Guidone del Chieti. Non un granché, anzi. Sicuramente ci si aspetta di più.
Meduri voto 3,5: la peggior prestazione del numero quattro da quando gioca lì in mezzo. Per un motivo o per un altro è sempre nell’undici iniziale, ora perché preferito a Giordano, ora perché a Napolano, ora perché Castagnetti è infortunato (A proposito: quando torni, Michele?). Intanto il centrocampo ne risente, oggi perde una quantità di palloni mondiale ed il passaggio più lungo che fa va dal centro del centrocampo al limite dello stesso. Timido, incapace, inutile.
Bigoni voto 6,5: una o due spanne sugli altri, da quand’è mezzala le sue prestazioni hanno avuto un picco astronomico. Prova di nuovo il gol, ma stavolta trova un portiere preparato ed un campo migliore rispetto a quel di Poggibonsi. Ogni settimana è condannato ad arretrare terzino, ma quest’agonia non potrà durare a lungo. Nel frattempo, si distingue come il migliore dei quattro nella ripresa, tappando le falle altrui.
Giordano voto 6: almeno lui ringhia. Almeno ci prova a mettere tensione agli avversari, cosa che non fanno i suoi colleghi di reparto. Non scivola nell’anonimato e recupera palloni come un mediano d’annata. Non molta spinta, non molta geometria, ma tanto randello. E, per quanto visto in campo oggi, ci accontentiamo.
Criaco voto 5,5: gioca un tempo a metà: inizia con il piglio giusto, proponendosi in avanti e spezzando più volte il ritmo, termina con una svogliatezza che ha dell’incredibile. Un giocatore dal quale ci si aspetta il salto di qualità, che indubbiamente non è quello visto finora causa anche, forse, la posizione riservatagli dal mister.
Alessandro voto 5: RoadRunner inceppa. Avrà, comprensibilmente, finito la benzina, sebbene inizi con una combinazione orchestrata insieme a Bigoni e Calderini che per poco non manda in porta il numero dieci. È questa, però, l’unica azione che si sviluppa sulla fascia di competenza dell’argentino, per il resto dalla partita un Casper con capelli lunghi e barba. Va beh, ti aspettiamo di nuovo, caro Beep Beep.
Mosciaro voto 5: è di un’incostanza che fa rabbia. Alterna controlli da serie superiore ad azioni in cui si incaponisce (e perde palla), momenti in cui trascina la squadra ad altri in cui si isola dal gioco in modo completo. Non è il Capitano che conosciamo, urge riposo.
Calderini voto 5: Cappellacci deve capire che Bum Bum non è una prima punta, è un trequartista, al limite una seconda punta, fallo giocare come vuoi ma non in quel ruolo. Lì il nostro povero Elio è svalutatissimo, potrebbe regalare tanto partendo largo, come dimostra l’accelerazione ad inizio ripresa, e invece diventa prevedibile e comprensibilmente nervoso. Ma la colpa non è sua.
Napolano e De Angelis s.v: giocano poco, e si vedono ancor meno. Il primo viene buttato dentro alla ricerca del tiro della domenica, che non arriva, il secondo fa venti minuti positivi in cui dimostra a Cappellacci la differenza tra prima punta adattata e prima punta reale.
Cappellacci voto 4: oggi sbaglia davvero tutto. Comprendiamo che gli errori siano anche frutto della sfortuna, ma con una squadra mediocre (perché di mediocrità si deve parlare) come il Chieti non si può giocare così male. Che quelle quattro vittorie consecutive siano solo fortuna non ci crede nessuno, che lui non capisca nulla neanche. Però oggi qualche dubbio è sorto nel vedere i cambi effettuati. Speriamo sia solo un calo di concentrazione, ma per ora va dietro la lavagna. E ringrazi che risparmiamo le orecchie da asino.
Francesco La Luna